ROVIGO – Anche il Memorial Ponzetti viene rimandato in conseguenza delle misure di contenimento alla diffusione del virus Covid-19. La tanto attesa gara nazionale di pattinaggio corsa si sarebbe dovuta svolgere per la prima volta nella storia dello Skating Club Rovigo nell’intero fine settimana del 2 e 3 maggio prossimi, all’indomani di un’altra delle grandi classiche del mondo delle otto ruote con il Trofeo del Lavoro da corrersi per la 61esima edizione sempre in Piazza Ariostea a Ferrara.
La kermesse, fiore all’occhiello delle manifestazioni sportive rodigine e su scala nazionale del pattinaggio, quest’anno sarebbe giunta alla 35esima edizione, dopo quelle record che di anno in anno si sono susseguite al Pattinodromo delle Rose, portando nel capoluogo polesano più di 500 atleti provenienti da tutta Italia, offrendo alla città lo spettacolo del pattinaggio corsa con i migliori pattinatori nazionali, tra veterani in Azzurro e nuove leve pronti a sfidarsi nell’impianto di eccellenza di via Muratori, nel cuore del quartiere Commenda proprio nel polo sportivo cittadino. Una gara abbinata ad Asm Set che anche quest’anno ha unito il proprio nome diventando il tradizionale main sponsor del trofeo.
La manifestazione quest’anno sarebbe stata l’occasione anche per ricordare Paolo Rondina, il grande amico dello Skating Club Rovigo, del pattinaggio e dello sport polesano, scomparso nei mesi scorsi: la Coppa Paolo Rondina è stata infatti lanciata per premiare la società migliore a livello giovanile, quindi per le prove del Grande Prix Giovani della domenica pomeriggio.
Questa manifestazione è il modo migliore per ricordare Arturo Ponzetti, uno dei più grandi dirigenti che la società di pattinaggio rodigina ha visto operare intensamente e senza clamori. Funzionario della Banca d’Italia, avvicinatosi al pattinaggio nel 1973 per seguire i suoi figli Roberta e Paolo, ha dedicato tutto il tempo libero oltre che allo Skating Club Rovigo, al pattinaggio tutto. Lo si ricorda a fianco ai genitori nei faticosi lavori estivi per sistemare la pista del Don Bosco che d’inverno, con le temperature rigide ed il fondo ghiacciato, portavano alla luce pericolose fessure; lo si vede poi tra i trascinatori nella costruzione dell’anello asfaltato in via Malipiero che, realizzato nel 1978, permette agli atleti di abbandonare le strade cittadine dove si allenano. Un impegno a 360° nel ruolo di “semplice” consigliere a fianco di vari presidenti. Una persona di poche parole, ma disponibilissima, seria e tenace, riflessiva e dai toni bassi. Una persona che alle parole ha sempre preferito i fatti. Le sue qualità gli sono valse la carica di presidente del Comitato provinciale FIHP (oggi FISR) che ricopre a lungo. Un male incurabile lo porta via a soli 49 anni il 24 gennaio 1985, con un’eredità subito raccolta dai figli Paolo, ora vicepresidente, e Roberta, responsabile tecnico.
Sono passati dunque 35 anni dalla prima edizione svolta nel parcheggio dell’ex stazione delle corriere, dove lo Skating Club Rovigo con passi da gigante è cresciuto costantemente e l’intero staff verdeblù non demorderà ad organizzare la nuova edizione, se non sarà possibile inserirne il recupero nell’anno sportivo in corso (magari in estate), è già fissata per il 2021 nella data di domenica 2 maggio per rilanciare sotto il cielo dello sport una degli appuntamenti più spettacolari del pattinaggio corsa.
Non restare fermi è in linea con il pensiero di tutto lo Skating Club Rovigo, il cui portavoce Endrio Giuseppe Franco, vicepresidente del club, così esprime: «Come un bravo atleta non vogliamo fermarci, lo sport non insegna questo, insegna la tenacia, insegna ad aumentare la forza di volontà, insegna a non mollare mai, insegna a migliorarsi, a tal proposito e seguendo queste motivazioni vogliamo solo dare a tutti coloro che già si erano mossi con programmi, prenotazioni, iscrizioni per la partecipazione alla manifestazione nel nostro bellissimo Pattinodromo delle Rose e, visto poi che quest’anno il programma era ambiziosamente strutturato su due giorni, avrebbero avuto modo di vistare anche la nostra bella Rovigo; a tutti non volgiamo lasciare il pensiero che la manifestazione non è stata fatta, vogliamo semplicemente dire arrivederci, vogliamo lasciare il pensiero dell’attesa, attesa che ci rimanda al prossimo anno e che in questa edizione coinciderà con il 60° compleanno della società, un edizione ancor più speciale, che sarà sempre fatta nel ricordo di una persona che ha dato molto allo sport e per la quale realizzazione metteremo in campo tutte le nostre forze, competenze ed impegno affinché il risultato venga gradito da tutti».