ROVIGO – Giovedì 24 agosto e domenica 27 agosto, lo spazio di viale Oroboni riapre le porte al pubblico: dopo un periodo di residenza di 15 giorni, la compagnia iracheno-svedese IRAQI BODIES presenterà in prima nazionale al pubblico rodigino due lavori rappresentativi della propria poetica: IN MEMORIAM, in scena giovedì 24 agosto alle 21.00, e FREEDOM, AT LAST, in scena domenica 27 agosto alle 18.00. Al termine dello spettacolo, domenica 27 agosto la compagnia incontrerà il pubblico, condividendo con gli spettatori pensieri e riflessioni attorno ai lavori proposti. Entrambe le serate saranno ad ingresso gratuito.
Iraqi Bodies è una Compagnia teatrale con sede a Gothenburg (Svezia), fondata da Anmar Taha e Josephine Gray. Anmar Taha, direttore artistico del gruppo, si è laureato presso l’Istituto di Belle Arti – Dipartimento di Teatro a Baghdad in Iraq nel 2005. Nello stesso anno, viene gravemente ferito da un proiettile e decide di lasciare l’Iraq per trasferirsi in Svezia (poco prima aveva perso anche un membro della sua Compagnia, sempre a causa della guerra). Qui decide di proseguire il percorso artistico iniziato in Iraq e consegue un Master of Fine Arts (MFA) in Contemporary Performing Arts presso l’Università di Göteborg. Regista, attore e light designer, ha presentato le sue opere in molti festival in Europa, Asia e Medio Oriente.
Iraqi Bodies è alla continua ricerca di un teatro radicale costituito dalla totalità dell’espressione scenica. In particolare, negli ultimi dieci anni, la compagnia ha sviluppato un linguaggio artistico capace di mettere in discussione le nozioni di tempo e spazio all’interno di un ambiente teatrale, che ha denominato “poetica della consapevolezza”.
«Il nostro rapporto con il teatro è e rimane ambivalente a causa della sua natura sfaccettata: il palcoscenico racchiude tutti i sensi, quindi è di grande importanza essere consapevoli e riconoscere su quali sensi noi artisti scegliamo di concentrarci in una determinata opera – afferma Anmar Taha, fondatore e regista della compagnia – Nei pezzi che presenteremo a Rovigo proponiamo due universi opposti in termini di estetica, tempo e movimento, ma entrambi toccano l’eterno moto oscillatorio, sospeso tra il grottesco e il sacro».
L’attività è inserita all’interno della progettualità legata alle residenze artistiche, realizzata dal Teatro del Lemming nel 2023: la compagnia rodigina è infatti uno dei tre soggetti veneti riconosciuti e sostenuti dalla Regione Veneto e dal Mic-Ministero della Cultura come Residenza “Artisti nei territori”.
Per informazioni e prenotazioni contattare il Teatro del Lemming telefonicamente al numero 0425070643 o via mail, scrivendo a info@teatrodellemming.it