ROVIGO – Si riaccendono le luci sul palco del suggestivo giardino di Palazzo Casalini. Sta per prendere il via la VI edizione della rassegna “Jazz Nights at Casalini’s garden – Memorial Marco Tamburini”. Il programma è stato presentato venerdì 14 giugno nel Salone d’onore di Palazzo Casalini, sede di RovigoBanca. Il festival prevede quattro serate, tra il 28 giugno e il 18 luglio, con esibizioni di grandi interpreti e allievi del Dipartimento Jazz del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, oltre a due eventi ‘speciali’ fuori programma.
A fare gli onori di casa Lorenzo Liviero, nella duplice veste di presidente di RovigoBanca e del Conservatorio rodigino, che è intervenuto insieme al direttore artistico della rassegna, Stefano Onorati. Presenti anche Claudio Donà, docente di storia del jazz al Conservatorio “Venezze” e patron della “Caligola Records”; Claudio Curina, presidente dell’associazione “Ente Rovigo Festival” e il direttore generale di RovigoBanca, Ruggero Lucin.
Nel corso della conferenza stampa, Liviero ha evidenziato come anche la manifestazione di quest’anno si manterrà in linea con il format originario pensato da Marco Tamburini: sul palco del giardino Casalini ogni sera si avvicenderanno artisti di fama nazionale e internazionale con giovani studenti e insegnanti del nostro Conservatorio. Un progetto collaborativo nato dalla sinergia RovigoBanca-Conservatorio che si è dimostrato vincente, guadagnandosi il favore del pubblico e della critica specializzata.
Il cartellone del festival si presenta come sempre ricco di ospiti prestigiosi: da Roberto Spadoni, che presenterà con la Venezze Big Band un programma interamente dedicato alle musiche di Charles Mingus, a Danilo Rea, da Emanuele Cisi ad Alessandro Di Puccio, da Bobby Previte a Wayne Horvitz, solo per fare qualche nome.
Si parte venerdì 28 giugno con il chitarrista sardo Antonio Floris, ex studente del “Venezze” e vincitore del Premio tamburini 2018, che torna sul palco del Casalini con il suo quartetto formato da Vittorio Solimene (piano), Aldo Capasso (contrabbasso) e Federico Orfanò (batteria). Nella seconda parte della serata inaugurale del festival la Venezze Big Band, diretta da Roberto Spadoni, con la voce narrante di Marcello Brondi e la speciale partecipazione di Massimo Morganti (trombone), sarà protagonista di un concerto-tributo alla figura dell’indimenticabile Charles Mingus, senza dubbio una delle personalità musicali più importanti e carismatiche del XX secolo e di tutta la storia del jazz, a quarant’anni dalla sua scomparsa.
Giovedì 4 luglio sarà di scena la brava Sara Simionato, giovane voce e compositrice di talento del “Venezze”, che presenterà al pubblico “Blue Flow Ensemble”, un progetto originale nato all’interno del Conservatorio di Rovigo, che la vede in formazione con Francesco Salmaso (sax baritono), Chiara Parolo (clarinetto), Francesco Pollon (piano), Alessandro Bolsieri (sax alto), Marco Vavassori (contrabbasso), Tommaso Troncon (sax tenore), Cristian Tiozzo (batteria). Il secondo set della serata avrà per protagonista Danilo Rea, uno dei più noti pianisti jazz italiani. Un’artista che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Pino Daniele, Fiorella Mannoia e Gino Paoli, solo per citarne alcuni.
All’interno della rassegna – mercoledì 10 luglio – si terrà la serata conclusiva della quarta edizione del Premio Marco Tamburini, riservato quest’anno alle formazioni jazz composte da giovani. Presidente della giuria sarà il celebre sassofonista argentino Javier Girotto. L’artista nel corso della serata si esibirà accompagnato dal trio formato da Stefano Onorati (piano), Stefano Senni (contrabbasso) e Stefano Paolini (batteria).
Gran finale giovedì 18 luglio. A inizio serata l’esibizione di Emanuele Cisi & Alkaline Jazz Trio con Emanuele Cisi (sax tenore), Alessandro Di Puccio (vibrafono), Matteo Addabbo (hammond) e Alessandro Fabbri (batteria). Alle 22 occhi puntati sugli ospiti internazionali: Bobby Previte’s Classic Bump Band, una delle più celebri e prestigiose formazioni newyorkesi. Il quintetto, fondato da Bobby Previte nel 1999, per almeno un quinquennio ha partecipato da protagonista alle più importanti rassegne concertistiche, sia in America che in Europa. Ora a vent’anni dalla nascita di quella indimenticabile formazione, il batterista di Niagara Falls ha sentito il bisogno di riunirla e soprattutto di guidarla ancora in tournée, con un repertorio in parte rinnovato. Il gruppo, formato da Marty Ehrlich (sax alto), Ray Anderson (trombone), Wayne Horvitz (piano) e Bobby Previte (batteria), rispetto al quintetto originario vanta una sostituzione, peraltro eccellente, quella di Jerome Harris (basso elettrico), subentrato a Steve Swalow. Il concerto di Rovigo è una delle tre tappe italiane della loro ultimo tour europeo.
Oltre ai consueti appuntamenti nel giardino di Palazzo Casalini, l’ormai collaudata collaborazione con Deltablues prevede, due eventi speciali con il celebre chitarrista Scott Henderson: una masterclass presso l’Auditorium del Conservatorio, giovedì 11 luglio, e un concerto al Censer di RovigoFiere, venerdì 12 luglio.
“Jazz Nights at Casalini’s garden” continua a rivelarsi uno dei più importanti appuntamenti culturali dell’estate rodigina, una rassegna in grado di evolvere e crescere negli anni, coinvolgendo vari soggetti pubblico-privati, capace di richiamare moltissimi appassionati anche da fuori regione.
L’inizio dei concerti nel giardino di Palazzo Casalini è previsto alle ore 21.00 con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al coperto, presso l’Auditorium “Marco Tamburini”.