ROVIGO – Celebrazione del 2 giugno in forma sobria e ridotta anche a Rovigo, durante la quale, dopo l’alzabandiera in piazza Vittorio Emanuele II e la deposizione delle corone ai caduti in Gran Guardia, alla presenza delle autorità civili e militari, il Prefetto Maddalena De Luca, ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«La crisi non è terminata, e, tanto le istituzioni quanto i cittadini, dovranno ancora confrontarsi a lungo con le sue conseguenze e con i traumi prodotti, anche nelle dimensioni più intime, della vita delle persone. Nella pandemia l’Italia ha mostrato il volto migliore, sono fiero del mio Paese».
A seguire, il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, ha svolto alcune riflessioni personali sulla valenza della giornata che celebra il 74º anniversario della nascita della Repubblica.
Una festa, quella di quest’anno che rimarrà iconica, anche per l’obbligo di mascherina, che ha coperto i volti dei tanti rodigini che hanno assistito alla cerimonia, ma anche per le autorità civile e militari tutte schierate a cantare l’inno, diffuso dagli altoparlanti, che ha accompagnato il salire della bandiera fino al punto più alto del pennone.
Di seguito il discorso del primo cittadino:
«La nostra Repubblica compie 74 anni! Il 2 giugno del 1946 gli italiani con un referendum, scelsero di abolire la monarchia e di far diventare l’Italia una Repubblica costituzionale. E noi, oggi celebriamo questo importante momento, una tappa storica fondamentale per la nostra storia.
Dopo tanti anni di dinastia dei Savoia e di dittatura fascista, finalmente, i cittadini poterono scegliere. E scelsero per la democrazia, per poter partecipare alla vita politica e alle decisioni del proprio Paese. Non più quindi sottomessi al volere di un potere monarchico o dittatoriale, ma liberi di poter contribuire a costruire il proprio domani.
Con la Repubblica, i cittadini, attraverso i propri rappresentanti, possono partecipare alle scelte che riguardano la vita politica, ma anche famigliare e personale di ognuno. Scelte che comprendono diritti, lavoro e soprattutto la libertà e la dignità di ciascuno.
Una responsabilità enorme per chi si trova alla guida delle istituzioni. Chi amministra ha il dovere di pensare al bene di tutti, di fare attenzione alle situazioni di emergenza, di dare risposte concrete nell’interesse della propria comunità e del proprio Paese, sempre nel segno dell’unità.
Valori che ritroviamo puntuali nella nostra Costituzione, alla quale dobbiamo sempre fare riferimento.
Stiamo uscendo a fatica da un periodo che ci ha messi a dura prova, e mai come in questi ultimi mesi, abbiamo capito l’importanza di essere uniti, di fare fronte comune per combattere le insidie che la vita ci pone davanti, nel rispetto dei diritti e dei doveri sanciti dalla nostra Costituzione.
Viva l’Italia, viva la Repubblica!»