ROVIGO – Scene di vita quotidiana, antichi mestieri, abiti d’epoca e la suggestiva Natività: il Gruppo Teatrale “Il Mosaico” e l’Amministrazione Comunale hanno regalato alla città la possibilità̀ di rivivere l’atmosfera dell’antica Palestina.
Con una grande partecipazione di cittadini si è tenuta infatti nel tardo pomeriggio di domenica 23 dicembre la prima edizione del presepe vivente di Rovigo.
Questa prima rappresentazione si è svolta in pieno centro storico cittadino. I figuranti, sotto l’attenta regia del direttore artistico Emilio Zenato, sono partiti dalla piazzetta Annonaria per poi giungere in piazza Vittorio Emanuele, dopo aver sfilato lungo Corso del Popolo e le vie X Luglio, Angeli e Cavour.
Alla sfilata hanno partecipato una sessantina di personaggi, fra uomini, donne e ragazzi avvolti nei loro caratteristici abiti, che hanno richiamato i luoghi e il tempo in cui è nato Gesù. In appositi spazi lungo il percorso erano state allestite le tradizionali rappresentazioni degli antichi mestieri, come la Lavandaia, il Mugnaio, il Cestaio e Vasaio, il Fabbro, il Falegname, il Calzolaio, la Locanda, per finire i Pastori. Molta curiosità, soprattutto nei più piccini, ha destato la presenza nel corteo di una decina di lama al seguito dei Re Magi.
A fine percorso, il corteo si è fermato davanti alla Gran Guardia dove era stata allestita una coreografica capanna e, al suono di due pittoreschi zampognari, è stata rievocata la suggestiva natività con la lettura di alcuni versetti dai Vangeli di Luca e Matteo, ad opera di Bruno Candita e Lorenza Chini.
Dopo l’arrivo dei Magi, al termine della manifestazione, l’Assessore Luigi Paulon ha voluto porgere ai presenti, e alle loro famiglie, gli auguri dell’Amministrazione comunale.
L’evento ha rappresentato una perfetta sintesi tra tradizione e fede ma anche una buona occasione per animare il centro storico e invogliare cittadini e visitatori a frequentare maggiormente la città.
Un’esperienza positiva, apprezzata da tutti. Un grande entusiasmo che ha fatto di Rovigo, per un pomeriggio, una piccola Betlemme, un cuore che pulsa di fede e di gioia e che darà la forza per ripartire nell’affrontare i problemi di sempre.