ROVIGO – Il concerto d’inaugurazione del festival ha fatto registrare il “tutto esaurito” a distanza di poche ore dall’inizio delle prenotazioni. Tanti sono stati gli appassionati, musicisti e semplici cittadini, che si sono affrettati a prenotare un posto per il concerto di domenica sera, 30 agosto, alle ore 21, in un Tempio della Rotonda che offrirà quest’anno agli spettatori un colpo d’occhio assai diverso dal solito, con le sue file ordinate di posti ben distanziati tra loro, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, che hanno purtroppo posto limiti ferrei alla capienza della chiesa.
Un grande sforzo organizzativo, quello di Rovigo Cello City, pur di continuare anche quest’anno la tradizione del festival, e non rinunciare a portare la musica nei luoghi storici della nostra città. Uno sforzo che il pubblico rodigino ha già dimostrato di apprezzare, sollecitato anche dalla grande qualità della programmazione artistica di questa settima edizione, che raduna ancora una volta a Rovigo grandi solisti, impegnati nel magnifico repertorio classico e romantico.
Domenica sera il concerto vedrà protagonista il basso Riccardo Zanellato, artista di fama internazionale, originario del nostro Polesine, grande interprete del repertorio verdiano così come di quello di Bellini, Donizetti e Rossini, che vanta già collaborazioni con importanti teatri e grandi direttori, tra i quali spicca il suo privilegiato rapporto con Riccardo Muti.
L’altro grande solista della serata sarà Gabriele Geminiani, primo violoncello all’Accademia Nazionale Santa Cecilia, alla guida dell’ensemble dei Violoncelli di Rovigo Cello City, una formazione che riunisce, secondo lo spirito del festival, i giovani studenti e i loro maestri, dal direttore artistico Vittorio Piombo, ai maestri Luca Simoncini, Luigi Puxeddu, e Ubaldo Fioravanti.
Sotto la bacchetta di Gerardo Felisatti, l’ensemble si cimenterà in un programma che attinge a piene mani al repertorio operistico, con le brillanti trascrizioni di Luigi Bedin di brani tratti dalle opere di Verdi, Rossini, Massenet e Puccini, e di alcune perle del repertorio violoncellistico, che vedranno protagonisti Luca Simoncini e il giovane Luca Giovannini.
Infine, nel pomeriggio di domenica 30, alle 17.00, nel piazzale della Beata Vergine del Soccorso, in una golosa anteprima del festival, sarà presentata l’ultima creazione della Gelateria Godot: il nuovo gelato gusto violoncello, che verrà offerto gratuitamente ai presenti, e, durante tutta la manifestazione, a chi dirà la parola d’ordine “la re sol do”, ovvero l’accordatura del violoncello.
Ricordiamo che il festival Rovigo Cello City è stato reso possibile grazie alla sensibile disponibilità di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione del Veneto, Accademia dei Concordi, Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo, Asolo Musica, Rotary Club Rovigo, ASM SET, Voxlion e Radio Padova, e con il patrocinio del Comune di Rovigo e della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale.
Tutti i concerti e gli eventi del festival, nel rispetto dei protocolli per il contenimento del rischio epidemiologico, sono a prenotazione obbligatoria con preassegnazione gratuita del posto a prenotazioni@rovigocellocity.it. Per gli eventi di domenica 6 settembre prenotazioni su www.festivaloperaprima.it