ROVIGO – Torna per la seconda volta a suonare a Rovigo l’Orchestra de “I Solisti Veneti” diretta da Giuliano Carella in occasione dei quattro concerti di Natale organizzati, tra la provincia di Padova e il rodigino, grazie a Fondazione Cariparo.
Dopo aver trasmesso una diretta streaming dall’Abbazia di Santa Maria del Pilastrello di Lendinara e dalla Chiesa di Santa Caterina di Padova, ora “I Solisti Veneti” si esibiranno venerdì 18 dicembre nella Chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Rovigo. La Chiesa è uno dei rari gioielli che si rifà all’architettura religiosa del XVI secolo nel polesano e custodisce uno degli organi progettati intorno al 1750 dal celebre e talentuoso organaro Gaetano Callido. Grazie a Fondazione Cariparo, sebbene le problematiche connesse alla normativa sulla sicurezza sanitaria impediscano la partecipazione ai concerti, la grande musica classica sarà ugualmente godibile al pubblico.
Basterà collegarsi venerdì 18 dicembre alle ore 21.00 al canale YouTube de “I Solisti Veneti”: https://www.youtube.com/channel/UCPc6oVlg514Ju_BaPAAq3mw
oppure seguire la diretta streaming direttamente dalla pagina Facebook dell’Orchestra: https://www.facebook.com/solistiveneti
L’appuntamento del 18 dicembre vede la soprano Lara Lagni dar voce ad alcuni brani musicali tra i cantati più belli e firmati da compositori del calibro di Haendel, Vivaldi, Mozart, Rossini e Adam.
Il programma comincia con alcune pagine vivaldiane tra le più moderne, geniali e rivoluzionarie della scrittura per archi: dall’Opera Terza il Concerto n°10 in si minore, dei dodici a comporre “L’Estro Armonico”, e che Antonio Vivaldi concepì per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo. Si prosegue con “He shall feed his flock” per soprano, archi e basso continuo cantata dalla soprano Lagni. Haendel firma quest’aria che è tratta dalla prima parte del “Messiah”, dedicata all’Avvento e al Natale e per questo scritta in forma di Pastorale.
Riecco Vivaldi che, con sorprendente attualità, anela a una serenità universale nel Motteto “O qui coeli terraeque serenitas” per soprano, archi e basso continuo e che vede sempre il cantato della soprano Lara Lagni.
Torna la Pastorale nel Concerto a Quattro op. 8 n. 6 in sol minore “per il Santissimo Natale” firmato dal veronese Giuseppe Torelli, uno dei più alti esponenti della migliore arte violinistica del Barocco bolognese.
È poi la volta di Mozart. Siamo nel pieno Classicismo quando Mozart, nel 1780, scrive a Salisburgo i “Vesperae Solemnes de Confessore” dai quali proviene l’irraggiungibile apice di semplicità e purezza musicale del “Laudate Dominum” qui affidato alla voce della Soprano Lagni.
Gli ultimi due brani in programma parlano il linguaggio dell’Ottocento romantico. Nel 1863 Rossini fa eseguire in forma privata a Parigi la sua “Petite Messe Solennelle” che include il delicato – e devoto – “O salutaris Hostia” sempre affidato a Lara Lagni così come il conclusivo e popolarissimo “Cantique de Noël” che Charles-Adolphe Adam componeva sempre a Parigi, circa 15 anni prima del brano di Rossini.