ROVIGO – Va dato merito alla redazione di Radio Rovigo di essere riuscita a riportare all’attenzione dell’opinione pubblica l’annosa questione dello Stadio Gabrielli: vero tormentone estivo dello scorso anno. Difatti, dopo aver messo a confronto alcune dichiarazioni apparse sulla stampa, per primi abbiamo segnalato come, a nostro avviso, ci fossero diverse questioni aperte tra l’attuale e la futura proprietà del Rovigo SSD, al punto da rimandare l’annunciato passaggio di quote tra il socio unico Giuseppe Calabria e il nuovo patron Roberto Benasciutti.
Sempre alla nostra redazione va dato atto di aver compreso, prima di altri, che all’interno di Palazzo Nodari stava maturando una decisione connessa al futuro dell’impianto sportivo di viale Tre Martiri, essendo scaduta l’assegnazione temporanea al Rovigo SSD. Cosa, quest’ultima, che avrebbe determinato lo slittamento ad altra data dell’Open Day, che, da calendario pubblicizzato, doveva partire lo scorso primo luglio.
A questo punto ci sarebbe da chiedersi: quale sarà il futuro del Rovigo SSD? Ovviamente non parliamo solo dell’assetto societario. Sul piano prettamente sportivo, la sua prima squadra non è riuscita per il secondo anno consecutivo a conseguire l’agognata promozione. Che dire poi della sua scuola calcio che in un anno ha perso un centinaio di tesserati scendendo, secondo i dati ufficiali pubblicati dalla FIGC, da 183 iscritti a 84 e perdendo la qualifica di Scuola Calcio Elite conseguita appena due anni fa? Nelle scorse settimane la società si era mossa sui vari fronti, al fine di programmare le attività estive e la nuova stagione, come se non avesse avuto la consapevolezza che andava innanzitutto verificata la scadenza dell’autorizzazione.
Grandi incognite, quindi, sia per quello che l’Amministrazione Comunale andrà a determinare sia per quello che potrebbe decidere l’imprenditore ferrarese che da ormai un anno frequenta l’ambiente calcistico rodigino senza però essere ancora riuscito, nonostante i ripetuti proclami, a entrare a pieno titolo nel Rovigo SSD.
In tutto questo ora si inserisce anche la politica. Il capogruppo della Lista Silvia Menon, Mattia Milan, ha chiesto che venga fatta chiarezza sulle procedure adottate negli anni e soprattutto domanda che sul prestigioso stadio cittadino e sul suo futuro, venga finalmente interessato l’intero Consiglio Comunale, da troppo tempo tenuto all’oscuro.
Ma a questo punto, considerato che il vero problema dello Stadio Gabrielli è strettamente connesso alla necessità di effettuare consistenti interventi di manutenzione per la sua messa a norma, ci chiediamo se non sarebbe più opportuno per l’Amministrazione Comunale optare per una scelta lungimirante e di coraggio: tenere chiuso l’impianto e provvedere alla sua definitiva sistemazione prima di assegnarne la futura gestione tramite bando, evitando di dover ricorrere a ulteriori deroghe, come accaduto in passato, che a tutto servono tranne che a evitare i rischi e a preservare la sicurezza.
Nel frattempo, la Giunta di Edoardo Gaffeo dovrebbe impegnarsi nella definizione di soluzioni alternative, provvedendo ad esempio all’adeguamento degli impianti di Concadirame e Granzette in modo da ospitare anche le due squadre cittadine prossimamente impegnate nei campionati di Prima Categoria: Rovigo SSD e Granzette.