Rovigo, inaugurata la rassegna letteraria “Quello che le donne scrivono”

Presentato a Palazzo Casalini il ciclo di incontri pensati dall’associazione culturale “CRAMS” e da BVR Banca Veneto Centrale per promuovere le esperienze di scrittura che maturano nell’area polesana, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulla parità di genere

Da sinistra, Chiara Paparella, Maria Grazia Previato, Giovanna Brunitto, Roberta Bassi e Laura Drago

ROVIGO – Venerdì 25 ottobre Palazzo Casalini ha aperto le sue porte alla seconda edizione di “Quello che le donne scrivono”, la rassegna letteraria che si configura come un percorso volto a coniugare la scoperta della scrittura al femminile polesana all’approfondimento della conoscenza dell’obiettivo di sviluppo sostenibile n. 5 dell’Agenda 2030, quello sulla “Parità di genere”, incentrando gli appuntamenti su tematiche che coinvolgono la vita quotidiana.

Chiara Paparella, presidente dell’associazione “CRAMS”, nel dare il benvenuto al numeroso pubblico convenuto nella splendida cornice del salone d’onore, ha spiegato la natura originale del progetto e presentato il nutrito programma di questa edizione, frutto della proficua collaborazione con BVR Banca Veneto Centrale. «Nel corso delle nostre presentazioni – ha sottolineato Chiara Paparella – racconteremo di donne insieme ad altre donne, incentrando gli appuntamenti su tematiche che coinvolgono la vita quotidiana. L’obiettivo è quello di presentare nuovi punti di vista e modi di pensare, che tengano conto e valorizzino l’approccio diverso delle donne al mondo». Sono stati poi annunciati i nomi delle sette autrici che, con i loro libri e il loro talento, andranno a impreziosire i prossimi sette incontri della kermesse letteraria.

Il saluto della consigliera regionale Laura Cestari

«Un calendario di incontri che avvicina il tema dell’affermazione femminile al grande valore culturale che il territorio polesano sa esprimere», l’ha definito la consigliera Laura Cestari, componente della Commissione Cultura, nel portare il saluto della Regione Veneto che, insieme alla Provincia e al Comune di Rovigo, ha concesso il patrocinio alla manifestazione.

«Siamo felici di ospitare nuovamente, qui a Palazzo Casalini, un’iniziativa che si pone l’obiettivo di coniugare la cultura alle questioni della parità di genere, dell’inclusione e dell‘equità. Un percorso che la nostra banca è felice di condividere e sostenere», ha detto Laura Drago, a nome del CdA di BVR Banca Veneto Centrale.

A conclusione della parte introduttiva della serata è poi intervenuta Roberta Bassi, responsabile delle risorse umane di BVR Banca Veneto Centrale, uno dei pochi istituti di credito ad aver già conseguito la certificazione di parità di genere. La manager ha offerto un quadro completo sull’impegno profuso dalla banca a sostegno di queste particolari tematiche e descritto in modo appassionato «la preziosa sensazione che deriva dalla consapevolezza di portare un valido contributo al cambiamento di cultura».

È toccato poi a Maria Grazia Previato introdurre e dialogare con Giovanna Brunitto sul tema “Un anno di letture al femminile. Esperimento riuscito?”. L’ospite della serata, autrice di storie da oltre quindici anni per il magazine settimanale “Confidenze” e promotrice del Martesana BookClub online attivo dal 2020, ha intrattenuto i presenti presentando una sua personale indagine sul ruolo delle donne nel mondo dell’editoria.

L’analisi condotta da Giovanna Brunitto è partita da un articolo a firma di Massimiliano Parente apparso sul quotidiano “Il Giornale” l’8 gennaio 2020: “Social, sessiste e ‘carine’. Ecco le influencer (modaiole) del libro”, nel quale si parlava di sessismo al femminile. L’articolo ha dato lo spunto per una piacevole conversazione che ha coinvolto e interessato i presenti, riuscendo a inquadrare la rassegna rodigina nel più vasto contesto nazionale.

Brunitto ha raccontato di come, desiderosa di comprendere come stanno realmente le cose, abbia analizzato personalmente dati e statistiche, verificando che in realtà, sia nelle riviste di settore, sia nei principali premi letterari, la presenza femminile è pari solo al 15%. Spaziando poi in altri settori, la presenza femminile continua a essere sempre al di sotto del 10%: dal mondo della carta stampata, ai libri pubblicati ed esposti in libreria; dalle rassegne letterarie, ai sondaggi e alle discussioni nei gruppi di lettura nel web. Sebbene negli ultimi due anni i premi letterari sembrano aver scoperto le autrici, in generale, è un dato di fatto che le donne hanno ancora poca voce ovunque.

«Pertanto – ha evidenziato Giovanna Brunitto – è necessario e urgente discutere di parità di genere. Perché, se l’umanità è arrivata nello spazio, esplora la materia fin nelle più recondite particelle e le intelligenze artificiali sono una rivoluzione che cambierà tutti e tutto, preoccuparsi oggi di uguaglianza tra maschi e femmine è più che mai urgente a tutti i livelli. Le donne non hanno un “peso significativo” in alcun settore: nel mondo lavorativo la parità di genere è ben lungi dall’essere raggiunta, per non parlare della parità salariale. Nell’ambiente accademico, nei settori giuridici-tecnici e/o scientifici le donne sono pochissime. E allora, ha concluso la Brunitto, se non partiamo dalla storia, la nostra storia, è come se noi donne non esistessimo».

La rassegna proseguirà tutti i giovedì fino al 12 dicembre. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 31 ottobre sempre a Palazzo Casalini – alle ore 17.30 – con Silvia Rossi e il suo ultimo romanzo: Lascerò la luce accesa. L’incontro sarà moderato da Martina Romagnolo.

Info:
Associazione Culturale CRAMS
Tel. 328.4532974
Mail: segreteria@associazionecrams.it