ROVIGO – Teatro delle grandi occasioni, il Sociale di Rovigo che, venerdì sera, praticamente sold out, ha dato il via alla stagione Lirica con “La Traviata special edition” sotto la direzione del M° Francesco Rosa, per la regia di Ivan Stefanutti. E le occasioni c’erano tutte, la ripartenza in presenza dopo un lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia e un’opera della tradizione, una delle più famose e belle di Giuseppe Verdi, magistralmente proposta in questa edizione speciale dal maestro Stefanutti che, ancora una volta, ha conquistato tutto il pubblico rodigino, grazie anche ad un cast di grandissimi professionisti.
Violetta, interpretata da Claudia Pavone ha letteralmente incantato gli spettatori, lo stesso è stato per Alfredo interpretato da Raffaele Abete e per Giorgio portato in scena da Leo An. Grandi voci e scroscio di applausi per un Teatro dove si respirava emozione e tanta voglia di poter riassaporare questi splendidi momenti di arte e cultura.
E sullo sfondo di una città in stile newyorkese di feste e cambiamenti, che ha portato il pubblico negli anni ’30, è andata in scena questa Traviata, ricca di immagini estremamente lussuose che, via via, è riuscita a far arrivare agli spettatori tutti gli stati d’animo che l’opera presenta, dall’allegria alla tragedia.
Un crescendo di emozioni che è arrivato dritto al cuore del pubblico.
Applausi a scena aperta a tutto il cast con, per la parte musicale, direttore d’orchestra Francesco Rosa, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, Coro Lirico Veneto, maestro del coro Giuliano Fracasso, ad arricchirire questa messinscena anche la Compagnia Fabula Saltica con coregorafie a cura di Claudio Ronda e i bellissimi costumi dell’atelier Stefano Nicolao.
Soddisfazione da parte dell’assessore alla Cultura Roberto Tovo e del direttore artistico Luigi Puxeddu. «Non poteva esserci una riaprtenza migliore».
L’allestimento dell’opera è a cura del laboratorio di scenografia del Teatro Sociale di Rovigo ed è stata realizzata in coproduzione con i teatri di Treviso, Padova, Livorno, Lucca.