ROVIGO – Scatteranno il primo ottobre i divieti di circolazione dei veicoli più inquinanti e di utilizzo di impianti termici a combustione di biomasse. Sono questi i principali provvedimenti assunti dall’amministrazione per combattere l’inquinamento atmosferico. Provvedimenti frutto dell’Accordo del Bacino Padano.
«Un lavoro – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo, in occasione della presentazione delle ordinanze, avvenuta oggi a palazzo Nodari – che è frutto di un impegno importante dell’assessore Merlo e dell’ufficio Ambiente, condiviso da tutta la Giunta. Oggi è una giornata particolare a Rovigo, in Italia in Europa nel mondo, perchè segnala il culmine di una settimana dedicata a temi importanti quali la mitigazione dei rischi del cambiamento climatico. I ragazzi ci stanno dando una dura e sonora lezione su ciò che significa impegnarsi per l’ambiente. Noi abbiamo alcuni strumenti a disposizione che tengono a limitare l’impatto nella produzione di gas inquinanti e di CO2. Le novità di quest’anno riguardano soprattutto il metodo, per la prima volta quello che presentiamo nasce da un coordinamento avvenuto a livello regionale, che ha consentito di mettere a punto delle linee guida coerenti tra loro, che tengono conto delle specificità dei territori. Sette capoluoghi della Regione hanno scelto di adottare un protocollo comune per stabilire quali sono i punti cardine attorno ai quali costruire le ordinanze di limitazione, con un sistema di deroghe che consente alcuni margini di flessibilità nelle varie città, ma che rappresentano deroghe. Il tema è serissimo, è arrivato il momento di agire con fermezza».
I dettagli sono stati illustrati dall’assessore all’Ambiente Dina Merlo, affiancata dal funzionario Barbara Likar.
L’obiettivo principale di questi provvedimenti è la tutela della salute delle persone che abitano nel territorio amministrato in quanto è ormai accertata l’incidenza negativa per la salute umana dell’esposizione ad alte concentrazioni di polveri sottili per un periodo di tempo prolungato o a picchi di concentrazione che si possono verificare in determinate condizioni, anche se per brevi periodi.
I valori limite stabiliti dalla normativa vigente sono stati definiti proprio in funzione di garantire un ambiente salubre: vi è un limite relativo alla concentrazione media annuale di polveri che, negli ultimi anni, risulta rispettato a Rovigo ed in Polesine, in generale, ed un limite relativo al numero di superamenti del valore limite giornaliero che, purtroppo, invece, non si riesce a rispettare nè a Rovigo, nè in altre centraline presenti nella Provincia.
Non si tratta però di un problema locale, ma di un problema diffuso su tutta la Pianura Padana, oggetto peraltro di una procedura di infrazione comunitaria in considerazione del fatto che i limiti di legge sono stati stabiliti proprio attraverso una norma della Comunità Europea.
Per fronteggiare questa problematica, gli strumenti previsti dalle norme vigenti sono i Piani Regionali di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera che sono elaborati, appunto, a livello regionale e che stabiliscono le attività da implementare per la gestione di questa problematica.