ROVIGO – Alle tre della mattina di domenica 25 ottobre 2020 le lancette dell’orologio vanno portate indietro di un’ora. Diventano le due. Un’ora di sonno in più nella notte del passaggio, un’ora di luce in meno, la sera, nelle giornate a seguire perché si anticipano di un’ora alba e tramonto. Conviene regolare l’ora prima di andare a dormire, anche se la maggior dei dispositivi elettronici lo fa automaticamente.
Il motivo principale del cambio d’ora in orario notturno è che questo è l’orario con minore circolazione di bus, treni e mezzi di trasporto in generale. Il disagio è minore e minore il numero dei cambi da fare. La questione dei cambi da fare è quella che si pone anche su un futuro possibile cambiamento dell’alternarsi dell’ora solare e legale. Per esempio nei voli aerei bisognerebbe ripianificare i piani di tutte le compagnie e se non ci fosse sincronizzazione nell’ora legale o solare fra gli stati la difficoltà sarebbe ancora maggiore.
L’ora legale è una convenzione stabilita oltre un secolo fa per risparmiare prima di tutto energia: la luce solare più a lungo fra pomeriggio e sera permette di utilizzare meno quella elettrica. Tutti i paesi dell’Unione Europea adottano l’ora legale che scatta l’ultima domenica del mese di marzo alla stessa ora: all’una, alle due o alle tre della notte in base al fuso orario. Lo fa dal 1996 nello stesso giorno. In Italia era arrivata nel 1920, è stata riproposta nel 1940 e definitivamente nel 1966.
Nell’Unione Europea sono gli stati del Sud a beneficiare di più dell’ora legale. La durata delle giornate non avrebbe variazioni enormi fra estate e inverno anche con l’ora solare, invece lo spostamento avanti delle lancette regala luce fino a tarda sera. Diverso il caso dei paesi del Nord dove le giornate estive sono naturalmente molto più lunghe di quelle invernali e i risparmi energetici non so paragonabili a quelli dei paesi più a Sud. L’ora solare resterà in vigore fino a domenica 28 marzo 2021.
Il primo a pensarci è stato Benjamin Franklin. L’inventore del parafulmine pensò al cambio dell’ora per risparmiare energia nel 1784, ma soltanto nel Novecento ci fu un’applicazione pratica. La ripropose William Willet nel 1907 e per la prima volta nel 1916 si istituì il British Summer Time, ora è Daylight Saving Time.
A fine agosto del 2018 la Commissione europea ha rilanciato l’idea di abolire il cambio dell’ora due volte l’anno, in seguito alla consultazione con diversi milioni di cittadini europei. A differenza di quanto emerso in un primo momento, ogni singolo Stato potrà però decidere se adottare l’ora solare o l’ora legale.