ROVIGO – RovigoBanca è una realtà solida. Nonostante il perdurare della recessione economica molti risparmiatori vedono in questa banca un saldo riferimento. Lo dicono i dati di bilancio 2015. Un bilancio che sabato 16 aprile i soci della Banca di Credito Cooperativo rodigina saranno chiamati a esaminare e ad approvare in Assemblea Ordinaria e straordinaria. L’appuntamento è fissato alle ore 15,30 presso la sala “A. Bisaglia” del Cen.Ser. di Rovigo.
Ad anticipare alla stampa gli argomenti all’ordine del giorno è stato lo stesso presidente della Bcc, Lorenzo Liviero, accompagnato dal vice presidente Paolo Zennaro e dal direttore generale, Ruggero Lucin.
L’esercizio 2015 ha confermato il ruolo da protagonista di RovigoBanca nel proprio territorio, frutto di un’amministrazione attenta agli equilibri tecnici aziendali ma anche sensibile alle esigenze delle comunità locali. RovigoBanca serve 27 mila clienti, attraverso una rete di 21 filiali e con l’ausilio di 163 dipendenti. Il territorio di competenza occupa ben 73 comuni, in provincia di Rovigo, Padova e Ferrara.
La raccolta complessiva raggiunge i 903 mln di euro, con una riduzione di quella diretta, pari a 663 mln, ed un rilevante incremento di quella indiretta pari a 240 mln. Gli impieghi alla clientela hanno segnato una moderata contrazione, raggiungendo a fine anno un valore lordo pari a 519 mln di euro, nel solco della lunga e pervasiva crisi economica che ha prodotto effetti significativi nel nostro territorio.
RovigoBanca ha inoltre confermato la propria importante posizione di liquidità, garantita da attività finanziarie per 569 mln di euro, prevalentemente investite in titoli governativi di breve durata.
Il patrimonio di Vigilanza dell’Istituto si è ulteriormente rafforzato, raggiungendo i 65,7 mln di euro, con un incremento di tutti gli indicatori patrimoniali. In particolare il Total Capital Ratio si attesta al 16,03%, rappresentando un valore ampiamente in linea con il dato medio delle Bcc del Veneto e di assoluta sicurezza per i depositanti.
In ottica economica l’esercizio chiude con un utile netto pari a 1,9 mln, fissando un importante risultato positivo in un contesto economico particolarmente delicato.
A fronte di un margine di intermediazione pari a 28,9 mln, la Banca ha rubricato costi operativi per 19,8 mln e rettifiche di valore per deterioramento dei crediti per 6,0 mln.
Tra gli oneri sostenuti segnaliamo in particolare come la Banca abbia dovuto far fronte, per la quota di propria competenza, al salvataggio delle 4 banche nazionali, oggetto del decreto “Salva Banche” ed al soccorso di alcune banche cooperative in difficoltà; l’esborso complessivo a carico del nostro Istituto è stato pari a 1,9 mln, in assenza del quale l’utile di esercizio si sarebbe avvicinato ai 4 mln di euro.
In virtù delle rettifiche di valore per il deterioramento dei crediti (ovvero gli accantonamenti prudenziali a fronte del rischio del credito), in precedenza ricordate, la Banca ha ulteriormente rafforzato il grado di copertura dei crediti deteriorati, raggiungendo livelli di significativa prudenza. In dettaglio il grado di copertura complessivo del portafoglio non performing è stato elevato dal 39,73% al 43,79% ed in particolare quello delle sofferenze dal 55,87% al 60,40%, raggiungendo livelli di assoluta adeguatezza, tenuto anche conto della rilevanza dei presidi ipotecari in essere.
Nel corso del 2015 sono proseguite le politiche strategiche di largo respiro, finalizzate alla razionalizzazione della rete distributiva, alla riduzione degli oneri amministrativi e all’efficientamento dell’apporto delle risorse umane, favorendo ulteriori esodi anticipati di alcuni dipendenti. Le predette iniziative garantiranno un’importante riduzione dei costi operativi nel corso dei prossimi esercizi.
Infine, la grande fiducia che riscuote RovigoBanca e soprattutto il suo profondo legame con il territorio sono testimoniati dal costante incremento dei Soci, che hanno raggiunto l’importante numero di 5.592 unità.