Frassinelle Polesine (RO) – La scorsa domenica 23 maggio, in una bellissima giornata di sole, sono tornati a sfidarsi i piccoli atleti gialloblù della categoria Under 10 presso gli impianti “S. Malin” di Frassinelle.
Dopo 15 mesi molto difficili il nutrito gruppo composto da 30 bimbi tesserati e praticanti, nel pieno rispetto di protocolli emanati dalla federazione si è ritrovato alle ore 10.00 per effettuare le prime partitelle della stagione 2021. Nonostante qualche impegno famigliare e le cerimonie di stagione, quasi tutti i piccoli atleti erano presenti, desiderosi di trascorrere una domenica mattina come ai vecchi tempi.
Alla categoria under 10 si sono aggregati 5 bimbi dell’under 8, che si sono comportati in modo esemplare sotto tutti i punti di vista, dimostrando che il lavoro impostato dai loro educatori Natascia Coltro, Simone Bisan e Daniel Aggio gli permetterà in futuro di fare il salto di categoria senza problematiche.
Due invece sono i ragazzi che sono scesi dalla 12 ad aiutare i più piccoli e, nota molto positiva, è stato l’atteggiamento da parte di tutti i bimbi/bimbe nell’aiutarsi a vicenda e sostenersi con positività anche dopo un errore.
Il piccolo torneo si è svolto con 4 squadre composte dagli educatori in modo equilibrato, le quali si sono date battaglia in partite a tempo unico da 12 minuti, successivamente è stata fatto un ultimo incontro dividendo i ragazzi per livelli (abilità e competenze) con due tempi da 8 minuti dove si sono viste in entrambi i campi azioni di vero rugby.
Da sottolineare come al solito la grande partecipazione degli educatori della società, ben 12. Ciò ha permesso di affidare i bimbi e bimbe a due tecnici per ogni squadra in campo, dando così la possibilità ai piccoli atleti di ricevere consigli continui e immediati in funzione delle loro esigenze nel gioco, allo stesso tempo due educatori arbitravano e altri due hanno potuto supervisionare il lavoro svolto in campo.
Nutrito tra i piccoli atleti il numero delle “quote rosa”. Sono ben sette le bimbe che nelle varie under danno filo da torcere ai maschietti dimostrando che il rugby è uno sport per tutti e non solo esclusivamente maschile.