ROVIGO – Venerdì 1 e sabato 2 aprile alle ore 21.00 e, successivamente, domenica 3 aprile alle ore 18.00, il Teatro Studio di Rovigo ospiterà lo spettacolo Amleto del Teatro del Lemming, primo movimento di una trilogia, denominata Trilogia dell’acqua, che il Lemming ha interamente dedicato all’opera di Shakespeare. Dopo Amleto, il Lemming ha infatti prodotto Giulietta e Romeo – Lettere dal mondo liquido e WS Tempest.
L’Amleto di Shakespeare è senza dubbio l’opera che, più di ogni altra, inaugura la cultura moderna; anzi, per molti aspetti ne costituisce il mito fondante. Egli dà vita ad un personaggio scisso, dilaniato, smarrito. Amleto è scisso fra fede umanista e scetticismo conoscitivo, fra segno e simulacro. È dilaniato, sul piano psicologico, dalla contesa fra il nome del padre e richiamo affettivo della madre, fra passato aureo e presente decadente, fra eros e rifiuto del corpo, fra ragione e follia, fra follia recitata e follia sperimentata direttamente.
Come racconta Massimo Munaro, regista dell’opera: «Nella sua natura scopertamente metateatrale il testo shakespeariano pone al centro il problema del teatro. Un teatro inteso come spettacolo, cioè simulacro, inganno, falsità, ipocrisia. Da questo punto di vista lo “spettacolo” ha ormai completamente invaso, insieme al regno di Danimarca, alla sua corte e ai suoi cortigiani, l’intero nostro mondo contemporaneo: qui la realtà si afferma come tale solo in quanto perpetua finzione. A questa spettacolarità diffusa Amleto oppone un teatro che sappia smascherare l’inganno, diventare uno strumento in grado di prendere in trappola la coscienza dello spettatore».
Con Amleto, il Teatro del Lemming ripensa la relazione con gli spettatori in modo collettivo: non c’è una limitazione di pubblico, ma, anche se gli spettatori saranno liberi di sedere tranquillamente in platea, vivranno un dialogo continuo con l’azione in scena che li condurrà a rivivere sulla propria pelle i conflitti, la lacerazione d’animo e la follia del principe di Danimarca. Lo spazio teatrale diventa uno spazio metamorfico, che occupa simultaneamente il palco e la platea, in cui il pubblico/Amleto è indotto continuamente a perdersi e a ritrovarsi, come se progressivamente sprofondasse in sogni diversi e contigui, abitati dai personaggi della tragedia di Shakespeare.
Come ha scritto il noto critico Andrea Porcheddu a proposito dello spettacolo: «Il lavoro è intrigante, oscuro, avvolgente: è un assedio alla platea degli spettatori, che si ritrovano accerchiati, chiamati in causa, derisi in un provocatorio gioco che non risparmia nessuno. Niente di supponente o esasperante, per carità: ma in questo spettacolo, che pure non ha limitazioni di numero di spettatori, il gruppo di Rovigo non rinuncia alla dialettica serrata e aspra tra chi fa teatro e chi lo guarda. E si ha l’impressione di essere senza scampo».
Biglietto intero 10,00 euro; ridotto under25 3,00 euro. La prenotazione è obbligatoria al numero 0425 070643 o via mail a info@teatrodellemming.it. In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, si chiede a tutto il pubblico di recarsi con largo anticipo nei luoghi di spettacolo in modo da agevolare i flussi in entrata, ricordando che non è possibile entrare a spettacolo iniziato. Si chiede inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi. Si ricorda che le attuali disposizioni prevedono che per accedere agli eventi è necessario il green pass rafforzato e indossare la mascherina FFP2.
PER INFO: Teatro del Lemming – Viale Oroboni 14 – 45100 Rovigo – Tel: 0425 070643 – mail info@teatrodellemming.it | www.teatrodellemming.it