ROVIGO – Si è chiusa lo scorso 17 giugno la 64 esima annata del Lions Club Rovigo Host, nel segno della tradizione consolidata e di un lungimirante contatto con la cittadinanza e le istituzioni.
Ruggero Zambon, presidente per il secondo anno consecutivo, ha potuto contare su una squadra eterogenea, competente e disponibile per portare a termine ben 18 service, anche in sinergia con altri enti e club locali.
Il filo rosso alla base della progettazione delle attività è stata l’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare per gli obiettivi relativi a Salute e Benessere, Ambiente, Istruzione di qualità, Parità di genere, Città e comunità sostenibili.
Sono stati affrontati e proposti modi innovativi di servire le persone e per proteggere il pianeta, ad esempio con la massiccia donazione di occhiali e cellulari dismessi. I tanti eventi che hanno coinvolto anche la cittadinanza hanno riguardato lo sport rodigino per eccellenza, il rugby; il cantore più famoso del Polesine, Cibotto; la storia e l’arte sepolte sotto l’ex carcere, ma anche i diritti umani, il ricordo della Shoah, i rodigini eccellenti nel mondo. Grande attenzione ai giovani e giovanissimi, per la loro formazione, per la prevenzione delle malattie e per la capacità di affrontare le calamità naturali. Un grande gesto di supporto al mondo femminile è stato compiuto con l’offerta di ausili validi per le donne vittime di violenza, e poi la donazione di un’ambulanza alla Croce Rossa.
Questi e tanti altri sono stati gesti concreti, che hanno comportato l’investimento di oltre 127.000 euro. In totale sono state coinvolte 30.000 persone, assieme a 37 associazioni. Molti dei service non riguardano solo questa annata perché hanno durata pluriennale.
«Davvero importante – le parole del presidente uscente Ruggero Zambon – che molte persone si siano avvicinate agli obiettivi e alle intenzioni dei Lions, tanto che proprio oggi entrano a far parte del club tre nuovi soci. Si tratta di tre stimati professionisti del territorio: anche le loro energie saranno messe a disposizione della città in attività di servizio che sono alla base dei compiti primari che competono ai Lions. Le loro competenze si aggiungono alle tante presenti e rappresentano una ricchezza che potrà essere impiegata in nuove iniziative. Sono l’imprenditrice Monica Lanfredini, il commercialista Giorgio Casarotti, l’ingegnere e architetto Alessio Pipinato».