Adria (RO) – L’edizione numero 69 della Festa provinciale del Ringraziamento si terrà ad Adria domenica 17 novembre 2019. Sarà una giornata che vedrà la collaborazione tra l’associazione polesana Coldiretti Rovigo, l’amministrazione locale e l’istituto alberghiero Cipriani. Saranno presenti tantissime figure istituzionali, politiche e del territorio.
Si inizierà con un momento di accoglienza alle 9,30 a palazzo Tassoni in sala giunta, alla presenza delle autorità e i dirigenti delle associazioni; alle 9,45 ci saranno i saluti del presidente di Coldiretti Rovigo Carlo Salvan e del sindaco di Adria Omar Barbierato. Alle 10.30 si terrà la Santa Messa nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Adria in piazza Garibaldi, alla presenza di Mons. Pierantonio Pavanello, vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo. Alle 11.30 si terrà la consegna del premio San Martino 2019; il presidente Carlo Salvan, a nome del consiglio provinciale di Coldiretti Rovigo, consegnerà il riconoscimento per l’impresa, l’ente o l’associazione che si è particolarmente distinta in campo sociale, sul modello di San Martino di Tours, soldato romano che tagliò il suo mantello per condividerlo con un mendicante seminudo incontrato durante la ronda notturna. Alle 12 si terrà la benedizione dei mezzi agricoli nella piazza antistante la chiesa. La giornata terminerà con un pranzo conviviale all’istituto alberghiero dove gli studenti prepareranno e porteranno in tavola solo prodotti dei soci di Coldiretti.
Il “Ringraziamento” è un evento che segna la fine e l’inizio dell’annata agraria. È una festa nata per volontà degli agricoltori e che si è estesa su tutto il territorio nazionale come appuntamento fisso anche nei più piccoli paesi.
È una giornata in cui si ringrazia, appunto, per il raccolto dei campi e si chiede la benedizione sui frutti della terra e sui mezzi agricoli. Il “Ringraziamento” è stato istituito storicamente in tutti i centri rurali nel 1951 per iniziativa della Coldiretti, perché si è voluto dare un nuovo vigore alla tradizionale festa di San Martino, che ha sempre segnato la fine dell’annata agricola. Questa festa è entrata ufficialmente anche nel calendario liturgico come ricorrenza a novembre.
Nel 1973, con la pubblicazione del documento pastorale “La Chiesa e il mondo rurale italiano”, i vescovi italiani hanno assunto questa giornata come occasione di riflessione ed evangelizzazione della Chiesa locale ed ogni anno diffondono un messaggio dedicato. È una giornata in cui si prega per il dono che Dio ha fatto all’umanità, affinché continui a vegliare e custodire il suo Creato. Tra l’atto del ringraziamento e la benedizione si tratta di un momento importante che permette di portare avanti nel tempo il legame tra la terra, chi la lavora e Dio, dove l’agricoltore si fa custode responsabile della terra mediante la sua attività.