Ficarolo (RO) – Al termine dell’intenso fine settimana del 15-16 ottobre, dedicato alle Giornate FAI d’Autunno 2022, in Italia sono state aperte oltre 700 fra ville, monumenti, chiese e luoghi di cultura in oltre 350 città, accogliendo oltre 330.000 persone con una iniziativa tutta dedicata alla bellezza e al dono.
In quel di Ficarolo sono state circa 1000 le presenze registrate e oltre 50 le iscrizioni al FAI Fondo per l’Ambiente Italiano fatte in loco. Il messaggio del Fondo per l’Ambiente Italiano di salvaguardia del territorio italiano è stato ampiamente accolto in questi due giorni.
Il gruppo FAI Giovani Rovigo, capitanato da Irene Magon, aveva pensato di organizzare a Ficarolo le Giornate FAI d’Autunno 2022 per due motivi: in primo luogo per ricordare i 10 anni dal sisma che colpì l’Emilia nel maggio 2012 e che nel Polesine riscontrò i maggiori danni proprio nel comune rivierasco di Ficarolo, la chiesa e il campanile furono un esempio emblematico di quell’accaduto. Poi, per ricordare la memoria dell’Arch. Luciana Malavasi, originaria di Ficarolo, poi trasferitasi per lavoro in Emilia-Romagna, molto legata alla cultura e al FAI. Infatti, proprio nell’aprile 2020, quando è venuta a mancare, nel suo testamento fra i beneficiari c’era anche il FAI Fondo per l’Ambiente Italiano al quale ha lasciato un’importante donazione in possedimenti allo scopo di esser venduti e il ricavato utilizzato per il mantenimento di un bene FAI che sarà aperto al pubblico in futuro in Emilia-Romagna.
Un dato particolarmente significativo è quello dei partecipanti del territorio polesano: tante, infatti, le persone dalla provincia di Rovigo che sono venute a visitare Villa Giglioli e la particolarissima Chiesa di Sant’Antonino Martire dalla forma ovale, unico esempio in tutto il Polesine, con il suo campanile pendente, ritornata allo splendore dopo il restauro post-sisma.
Le Giornate FAI sono da sempre un momento di grande scoperta del territorio e sabato e domenica il gruppo FAI Giovani Rovigo, coadiuvato dalla Delegazione FAI di Rovigo, hanno permesso ai visitatori di riscoprire due luoghi che seppur aperti al pubblico nella quotidianità o per eventi, non sono facilmente raggiungibili e per questo poco conosciuti. Se da un lato quindi la provincia e il territorio limitrofo ha risposto positivamente, in continuità con le tendenze delle precedenti edizioni tantissimi visitatori sono arrivati anche da Modena, Ferrara, Padova, Verona, Venezia, Mantova. Tanto lo stupore in chi ha potuto godere di queste meraviglie, misurato in grandi applausi ai narratori. Oltre ai due luoghi, una particolare menzione al focus sulla mostra fotografica, già allestita in precedenza dal Comune di Ficarolo, dedicata ai 10 anni dal sisma.
Una grande soddisfazione non solo per i visitatori, ma anche per la comunità ficarolese e per i volontari che con grande entusiasmo hanno dato vita a questo evento di piazza che ogni anno accoglie sempre più visitatori.
Quando si organizzano questi eventi è essenziale porgere vari ringraziamenti all’Amministrazione comunale di Ficarolo per la grande disponibilità di tutti i dipendenti e collaboratori affinché l’evento venisse nel migliore dei modi, all’Unità pastorale Ficarolo-Gaiba-Salara nelle persone di Don Massimo Guerra e Luciano Pigaiani per la preparazione, l’accoglienza e la possibilità di aprire la Chiesa di Sant’Antonino Martire, la Provincia di Rovigo per il patrocinio all’iniziativa e la Protezione Civile di Ficarolo per il supporto offerto alla manifestazione. I ringraziamenti più grandi vanno ai volontari FAI che hanno dedicato il loro tempo e la loro passione per organizzare queste Giornate FAI e, infine, un grazie a tutta la cittadinanza e a tutti i visitatori che sono venuti a trascorrere qualche ora nel nostro magnifico territorio.