ROVIGO – Martedì 4 agosto – alle ore 21.15 – presso il chiostro del Monastero degli Olivetani, andrà in scena lo spettacolo “Diese franchi de aqua de spasemo”, terzo appuntamento del Teatro delle Regioni, rassegna estiva dedicata al teatro amatoriale di qualità.
Protagonista della serata sarà la compagnia “Satiro Teatro” di Treviso con Gigi Mardegan, tra gli interpreti più apprezzati della scena regionale, noto anche al pubblico rodigino per monologhi intensi come “Mato de guera”, “La locomotiva”, “La ballata del barcaro”, “L’Abecedario comico dei veneti”. Mardegan questa volta porta in scena l’umanità contadina veneta della prima metà del secolo scorso nelle memorie di un medico di campagna. Dall’omonima opera di Jane Connerth, Canova Editore, con drammaturgia e regia di Roberto Cupone.
Gigi Mardegan, attore autodidatta agli esordi, segue successivamente corsi e seminari specialistici in varie località italiane fra i quali – particolarmente significativo per la sua formazione – quello alla Libera Università Europea a Perugia. Fonda nel 1978 l’Associazione Culturale Il Satiro Teatro alla quale rimane sempre legato. Appassionato studioso della storia veneta e della sua drammaturgia, scrive testi teatrali con particolare inclinazione al teatro-cabaret. Numerosissimi i premi e i riconoscimenti a livello nazionale.
La trama: in una stalla adibita ad ambulatorio di fortuna – un scalon da bruscar come attaccapanni, una bunela come lettino e nell’angolo un scagnel da monzar – quattro personaggi di quella remota campagna veneta, così lontana eppure per noi ancora così vicina, bussano alla “nuova” scienza, confrontano antiche rassegnazioni con nuovi rimedi. Quattro vinti dalla storia, Campanèr e Sante, Mercede e Cristiàn, mezzo secolo dopo restituiscono a quel dottorino coraggioso, simbolicamente fuori scena, la loro lezione di ignorante saggezza.
Come si fa a non capire – sembra chiedersi Campanèr – che dare ai mali nomi di animali è naturale, è il primo modo di conviverci, di farsene una ragione, per chi, come un contadino, fa una vita da bestie?
Come fa un dottore, uno scienziato, a non conoscere l’araldica dei Santi Ausiliatori – si domanda Sante – quattordici custodi che da secoli offrono il rimedio più sicuro per ogni malattia: la fede? Come si può opporsi alla contabilità naturale delle vite date e delle vite rese, se il dodicesimo figlio può essere l’ultimo per Mercede, alla sua età, è segno che così vuole il Signore? E dunque, conclude Cristiàn, cosa curare e soprattutto perché, se tutto per tutti, bestie e cristiani, è già segnato sul calendario, come le stagioni e i lavori dei campi? Se poi – grazie al gioco del teatro – che resuscita questa cultura estinta (appena ieri) la confrontiamo con quella che l’ha sostituita oggi, quella medicina anonima che per curare i mali rischia di non curare gli ammalati, allora non si sa più quale delle due ci sembri più lontana. Non si sa più se ridere o piangere.
La rassegna Teatro delle Regioni è organizzata dal Gruppo Teatrale “Il Mosaico” con il contributo del Comune di Rovigo, della Fondazione Rovigo Cultura, della Fondazione Banca del Monte di Rovigo e di RovigoBanca. La manifestazione gode del patrocinio della Regione del Veneto e della Provincia di Rovigo.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21,15.
Per informazioni e prenotazioni: telefonare allo 0425.200255 – 334.3286382 con l’obbligo del ritiro del biglietto tassativamente entro le ore 20.30 del giorno della rappresentazione.
Prevendita biglietti: la domenica dalle 9.00 alle 13.00; il lunedì dalle 17.00 alle 20.00 e il giorno dello spettacolo dalle ore 17.00, sempre presso il Chiostro degli Olivetani.
In caso di posti rimasti liberi, e fino a esaurimento, apertura della biglietteria alle ore 20.00 del giorno dello spettacolo.
Ingresso: biglietto unico 8 euro.
In base a quanto disposto dai regolamenti in materia di prevenzione della diffusione del contagio del COVID-19, l’ingresso del pubblico sarà consentito esclusivamente con la mascherina fino al raggiungimento del posto a sedere assegnato.