ROVIGO – Tra ville e giardini 2020 ci sarà. La rassegna estiva di spettacolo itinerante più partecipata del Polesine, nata da un’idea di Claudio Ronda e promossa dalla Provincia di Rovigo, è in fase organizzativa. Si aspettano le adesioni dei comuni e, intanto, si opzionano gli artisti che animeranno l’estate polesana.
La direzione artistica sta selezionando il cartellone degli spettacoli sempre con un occhio alle avanguardie ed alle novità musicali, per proporre, come sempre, in anteprima assoluta, nuovi talenti che diverranno addirittura sanremesi o artisti di lungo corso ancora da scoprire.
Il momento è propizio perché il post Sanremo è tempo in cui gli artisti che hanno goduto della vetrina festivaliera lanciano le loro ultime uscite discografiche, gli ascolti si trasformano in numeri, le radio ed il web orientano il pubblico sui trend musicali della prossima stagione.
Tra ville e giardini guarda oltre, perché è nel suo dna di essere un palcoscenico di lancio. Si potrebbe dire un vero Sanremo polesano, di nome e di fatto, visto che buona parte degli artisti che quest’anno hanno potuto calcare il prestigioso palco dell’Ariston grazie alla selezione di Amadeus, avevano già sceso le scalinate di Tra ville e giardini, in vent’anni di allestimenti: il vincitore Diodato e pure Nina Zilli, che ha cantato in coppia con lui “24000 baci”, l’apprezzatissima Levante, il mitico Raphael Gualazzi, protagonista dell’edizione del ventennale lo scorso anno, fra l’altro con la stessa Simona Molinari nella serata duetti, che era stata in Polesine l’anno prima, l’istrionico Morgan e l’intensa Tosca, premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, si era esibita in un memorabile concerto a Villa Nani Mocenigo di Canda nel 2018.
Davvero, Tra ville e giardini potrebbe portarsi tutto Sanremo in blocco e farlo esibire nelle location polesane. Ma Claudio Ronda è già a caccia di altri e meno famosi talenti.