ROVIGO – Nel pomeriggio di venerdì 6 settembre Federico Frigato – capogruppo in Consiglio Comunale della lista civica “Rovigo si Ama” – ha incontrato una delegazione di dipendenti di IRAS. La preoccupazione per il silenzio tombale calato sulla storica struttura di San Bortolo, infatti, è tanta.
É evidente che non avere notizie rispetto alla procedura ad evidenza pubblica per la scelta del partner privato non è solo avvilente per la città ma lo è in primo luogo per i lavoratori e per le famiglie degli ospiti che sono toccati direttamente dalle decisioni o non decisioni messe in campo dalla politica.
Anche per loro sarebbe necessario un consiglio comunale aperto, con la presenza del Commissario Stella e dell’assessore regionale Lanzarin, almeno per conoscere lo stato della situazione.
Non ci si capacita di come, dopo le tante parole della campagna elettorale, nessuno affronti più la tematica IRAS e non ci sia la volontà di ricercare strade alternative alla privatizzazione.
«Ricordo – commenta Federico Frigato a latere dell’incontro – che su questo noi avevamo vagliato alcune possibilità: la trasformazione in società di servizi socio-assitenziali sulla scorta del modello emiliano; il coinvolgimento di ASM come partner privato».
«All’interno di questo quadro – prosegue il consigliere comunale di “Rovigo si Ama” – l’ulteriore “mazzata” per i dipendenti. Da accordi con l’ente dovevano percepire gli arretrati dovuti agli adeguamenti contrattuali relativi al triennio 2019-2021 (si tratta più o meno di uno stipendio), suddivisi in tre tranche (agosto, settembre, ottobre). Ma con la busta paga trasmessa in questi giorni degli arretrati nemmeno l’ombra. E anche in questo caso nel silenzio totale dell’amministrazione».
«Chiedo al Sindaco – conclude Frigato – vista la sua storia di sindacalista, di attivarsi con i vertici di IRAS per capire i motivi di questa mancata erogazione. I dipendenti, ricordiamocelo bene tutti, sono i primi che hanno il diritto di essere rispettati e di essere coinvolti nelle scelte future dell’Ente».