ROVIGO – Sono partiti da qualche settimana i primi interventi previsti dal progetto di valorizzazione degli spazi esterni del CenSer, che vedono tra i protagonisti Adriatic LNG.
La società che gestisce il terminale di rigassificazione situato al largo delle coste venete, sta supportando, infatti, la rinascita del viale che collega la sede distaccata dell’Università di Padova al canale Ceresolo, costeggiando il padiglione D, sede del Work Hub in cui si trovano gli uffici della Società.
Attraverso la messa a dimora di piante perenni con ridotta necessità di irrigazione, il passaggio, lungo circa 200 metri, sarà presto trasformato in un verde boulevard, con folte siepi e aiuole colorate da piante di Lavandula, Gaura, Acanto e Aglio Gigante.
Prosegue così la nuova primavera del CenSer che, da quando è diventato nel 2021 società strumentale della Fondazione Cariparo, vede l’area dell’ex zuccherificio di Rovigo consolidarsi sempre di più come hub cittadino della formazione e dell’innovazione, all’insegna della sostenibilità.
Un polo moderno, capace di attrarre aziende ed enti, la cui presenza deve necessariamente coniugarsi con la qualità dei luoghi e soprattutto della vita delle persone, che ogni giorno vi si recano per lavorare e studiare.
Entrato in esercizio nel novembre 2009, il terminale di rigassificazione di Adriatic LNG è un operatore privato che può assicurare all’Italia una capacità di importazione per circa il 15% degli attuali consumi nazionali di gas naturale. Infrastruttura strategica per il Paese per il suo contributo alla diversificazione dell’approvvigionamento energetico, Adriatic LNG ad oggi ha contribuito a soddisfare i consumi nazionali di gas naturale immettendo nella rete nazionale gasdotti oltre 92 miliardi di metri cubi di gas proveniente da diverse aree geografiche del mondo (ad esempio Qatar, USA, Trinidad e Tobago, Egitto, Cina) e trasportato tramite una grande varietà di navi metaniere, con capacità fino a 217.000 mc di GNL. Adriatic LNG e l’infrastruttura sono state interamente realizzate e sono gestite con risorse private (senza alcun onere finanziario per il sistema gas).