ROVIGO – Ultimo giorno di programmazione del Festival Opera Prima che, come ogni anno, si concluderà con un concerto gratuito ai Giardini Due Torri: quest’anno a concludere la festa sarà il compositore minimalista tedesco Sven Helbig, per la prima volta in Italia.
Si inizierà sempre ai Giardini Due Torri alle 11.00, con il prefestival, un momento in cui si rifletterà con critici, studiosi ed artisti attorno agli spettacoli andati in scena sabato e, a seguire, gli artisti in scena nel corso della giornata presenteranno al pubblico il loro lavoro.
A seguire, alle ore 16.30, 17.30 e 18.30 presso la Gran Guardia, andrà nuovamente in scena I’ll write you something new dell’artista sarda Maria Luisa Usai. Si tratta dell’evento finale di un progetto che ha coinvolto i cittadini in una fitta rete di corrispondenze, di scambio di lettere tra sconosciuti. Una performance partecipativa che utilizza la comunicazione via posta come strumento per interrogarsi sulla realtà del presente.
Contemporaneamente, sempre alle 16.30, 17.30 e 18.30, nella Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi, andrà in scena Miss Lala al Circo Fernando, il lavoro della coreografa Chiara Frigo con in scena Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia compone un racconto in tempo reale, in cui a tratti riemerge la sua danza. Non si tratta di commemorare, ma di rivivere ad ogni diversa sollecitazione quel bagaglio di esperienza artistica e umana. Lo chapiteau di Miss Lala è una dimora calda, accogliente, in cui gli ospiti sono seduti attorno a un tavolo imbandito di foto e di scritti.
La programmazione prosegue poi alle 19.15 in Piazza Garibaldi con Fio Azul di Collettivo Rosario, uno studio che mira a ibridare discipline diverse e a farle confluire in un nuovo stile. «La nostra ricerca va nella direzione di coinvolgere il pubblico, anche come attore – afferma il collettivo – Nell’esplorazione di pattern ritmici e musicali diversi siamo potuti venire in contatto con ritmi brasiliani e africani, oltre che con quelli più tipici di alcune parti d’Italia. Ci affascina vedere in che modo queste cellule ritmiche e melodiche, come se fossero l’anima di una cultura, siano strettamente collegate alle storie, alle leggende e alle tradizioni che questa cultura porta con sé. Quello su cui lavoriamo non è un concerto, non è una performance danzata, non è uno spettacolo teatrale ed è tutte queste cose insieme».
Dopo l’evento in piazza, la programmazione si sposterà presso il Teatro Studio alle 20.30 con Matilde Vigna, attrice nata a Trecenta e vincitrice del Premio UBU 2019 come miglior attrice under35 e Premio Eleonora Duse attrice emergente stagione 2020/21. Lo spettacolo, dal titolo Una riga nera al piano di sopra, porta in scena una riflessione sulla perdita, sul possesso, su quello che resta. La storia dell’alluvione del Polesine del 1951 abbraccia la storia di una donna adulta, che tra separazioni, cambiamenti, traslochi, mutui, ci racconta di un’alluvione al contrario, piena di case, oggetti, possibilità di scelta. Un monologo sullo sradicamento volontario e involontario, sugli eventi che ci cambiano la vita, sulle persone che ci vengono in soccorso.
A chiudere il Festival, come ogni anno, sarà il concerto gratuito alle ore 22.00 ai Giardini Due Torri. Quest’anno sarà ospite a Rovigo il compositore minimalista tedesco Sven Helbig, con il suo quartetto, che ci farà sprofondare in un mondo sospeso tra inno e malinconia.
La partecipazione a tutti gli spettacoli della giornata ha un costo di 15 euro; si ricorda che è possibile acquistare i biglietti presso la Pescheria Nuova di Corso del Popolo dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, oppure online su www.liveticket.it/festivaloperaprima. Per informazioni e prenotazioni contattare l’ufficio del Festival al numero 3273952110.