Una festa e tanta commozione per salutare la dirigente Isabella Sgarbi

ROVIGO – C’erano tutti: docenti, assistenti tecnici, segretari e persino gli ex insegnanti, alla festa di congedo della dirigente scolastica Isabella Sgarbi. L’atrio del Viola-Marchesini per qualche ora si è trasformato in un enorme palco per celebrare la professoressa Sgarbi che dal primo settembre sarà in pensione e che dal 2012 è alla guida dell’Istituto tecnico più grande della provincia di Rovigo che comprende l’Itis, l’Itg, l’Ita e l’Ipsia.

Tante le attestazioni di affetto e di stima arrivategli nelle ultime settimane di scuola, anche da parte degli studenti che per la loro dirigente hanno addirittura fatto stampare uno striscione da affiggere alla parete di ingresso della scuola con la scritta a caratteri cubitali “Grazie preside per questi anni insieme!”.

Abbracci, canzoni, applausi, biglietti, regali, tanti fiori e poi le parole più belle, quelle pronunciate dai collaboratori più stretti della Sgarbi, hanno riempito di commozione la sala. «Gestire una scuola di 190 docenti e di circa 1400 studenti – ha detto il vicepreside Cesare Lamanteanon è impresa facile, non è facile soprattutto lavorare quotidianamente per creare un clima di serenità e di benessere, quel clima che contraddistingue dal primo giorno la dirigenza Sgarbi. È un clima costruito nella fiducia verso il lavoro dei docenti, nel supporto dei ragazzi, nel dialogo costante con le famiglie e nell’apertura verso il territorio, verso le sue istituzioni e verso le imprese che lo rappresentano. Non la ringrazieremo mai abbastanza – ha aggiunto Lamantea – per la disponibilità con cui ha sempre tenuto conto delle esigenze di tutti, per aver tenuto sempre aperta la porta del suo ufficio, per la sua capacità di smorzare le tensioni e di aprire possibilità di dialogo nuovo».

«Sono onorata – ha commentato la Sgarbi – di aver guidato questa scuola, di aver lavorato con docenti eccezionali sia dal punto di vista professionale che umano. Credo che le risposte positive che i nostri ragazzi ottengono sia in ambito universitario, sia lavorativo siano la prova più autentica del buon lavoro svolto.  Continuate così – ha aggiunto rivolgendosi a tutta la squadra del Viola-Marchesini – innamorati del lavoro più bello del mondo, innamorati dei ragazzi e dediti a coltivare la speranza. Nessun altro luogo più della scuola ha il potere di cambiare il mondo e se possibile renderlo un posto migliore (burocrazia permettendo)».