“Vele”, allo Studio Arte Mosè

Sabato 2 marzo inaugurazione delle personale di Luigi Marcon

Luigi Marcon In quaranta anni di attività ha tenuto numerose mostre personali ed ha partecipato ad importanti rassegne nazionali ed estere conseguendo vari riconoscimenti.

ROVIGO – Sabato 2 marzo alle ore 18 allo Studio Arte Mosè di Rovigo inaugurazione dell’ antologica di Luigi Marcon, curata da Vincenzo Baratella.

Una trentina di opere esposte di cui una decina di incisioni e venti oli sull’ultima produzione di Marcon accumunati da affinità tematica.

“Vele” è una mostra diversa, introspettiva, che intende raffigurare il viaggio interiore dell’andata e del ritorno con il preciso scopo di approdare nel porto sicuro. Una riflessione sulle vele come il mezzo per affrontare il cammino dell’esistenza. Nella proiezione della metafora c’è il desiderio della narrazione del sé; “il coraggio dell’Arte” – titolo dato dall’artista alla grande rassegna dopo il rovinoso incidente in montagna – attiva il desiderio della comunicazione.

Luigi Marcon nasce a Tarzo, a pochi chilometri da Vittorio Veneto, nel 1938; apprende l’arte di incidere a Venezia, prima nell’Istituto d’Arte con Dalla Zorza e Dinon, e in seguito presso il Centro Internazionale della grafica con Licata e Simon. Nella pittura e nella ceramica segue il maestro Cillo.

«Conobbi l’amico e artista negli anni Ottanta nella galleria rodigina “Incontro” – racconta Vincenzo Baratella – nel terzo millennio è iniziato un sodalizio forte con numerose rassegne presso lo Studio Arte Mosè».

L’artista trevigiano è noto soprattutto come superlativo grafico. Qualità ineguagliabili rilevano le stampe nell’acquaforte, nell’acquatinta, nella puntasecca, nella ceramolle, in cui s’alternano velature, effetti carboncino, segni decisi quasi a matita grassa, infinitesimali tratti che solo la perizia di chi ha sperimentato e praticato l’incisione per un’intera vita sa palesare.

Marcon ha all’attivo una produzione di oltre cinquemila lastre. Ha raffigurato le montagne, i corsi d’acqua, i laghi, i mari, le colline, i paesi, le città, macchie boschive, prati, declivi, castelli e borghi d’Italia e d’Europa. Per citare solo qualche titolo di cartella: Borghi e castelli della Germania, Il virginese e le delizie estensi ferraresi, Bressanone e Novacella, I monasteri d’Italia, I laghi, Le Dolomiti.

Le poste tedesche possono con orgoglio esibire un francobollo commemorativo l’ottocentesimo anno dalla fondazione della città di Landshut, assieme ad una sala museale dedicata al Nostro. In mostra allo Studio Arte Mosè, per gentile concessione, sarà esposta l’incisione originale che ha dato vita a quel francobollo.

La saletta della grafica, spazio in cui Marcon ha consacrato tempo ed energie per esporre ed insegnare l’arte della calcografia è oggigiorno un punto di riferimento, la meta per appassionati ed estimatori.

Un infortunio, ha costretto Luigi a recuperare l’iniziale passione di gioventù: la pittura ad olio; ora perfezionata con sorprendenti risultati, dovuti alle esperienze maturate.

In una ventina di opere, sotto il comune denominatore di “vele”, sfoggia porzioni di paesaggio su cui campeggiano i corredi dei pescatori, fondamenta pei naviganti; pur nell’esecuzione in studio, gli oli sono il frutto di un incommensurabile insieme di schizzi, di appunti, di taccuini, di realizzate incisioni.

 

In ogni quadro il riscontro fedele al vero, al paesaggio reale che Marcon ha colto durante differenti viaggi e ispirazioni. “Vele” dal tocco deciso, di getto, per marcare le sensazioni, il movimento, le geometrie ed i volumi di terre, lidi, acque, porti, ponti e chiese. É pennellata spedita per ostentare l’immediatezza dell’attimo vissuto con sentimento. I contrasti cromatici sono forti all’unisono con la mutevolezza degli stati d’animo.

Dieci acqueforti completeranno il percorso espositivo.

La mostra in via Fiume 18 a Rovigo, con ingresso libero, sarà visitabile fino al prossimo 21 marzo tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30.