Vendemmia 2024: qualità eccellente per il Prosecco e produzione in crescita sul 2023

Bottega: «Buone prospettive anche per la grappa»

TREVISO – Si è conclusa da pochi giorni la vendemmia 2024 del Prosecco. Malgrado l’alternarsi di condizioni climatiche particolari, che hanno abbracciato elevata piovosità in primavera, temperature molto elevate in agosto e repentino abbassamento termico a metà settembre, la qualità è risultata di livello eccellente e, al tempo stesso la quantità è risultata in crescita rispetto al 2023.

In generale, dopo una flessione prolungata, anche le vendite del Prosecco hanno ripreso a crescere nel mese di settembre (Doc +5%; Docg +27%). Il Prosecco nelle sue tre Denominazioni produce oltre 735 milioni di bottiglie e un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro (dati al 2023). La quota di export è del 42,2% in un trend che ha visto crescere il Prosecco tra il 2018 e il 2023 del 29,9%, contro un calo del 30,1% del vino italiano in generale. Anche i primi dati del 2024 hanno evidenziato una crescita ulteriore delle vendite all’estero del 7,7%.

Stefano Bottega, Presidente del Gruppo Vinicolo e Distillati di Confindustria Veneto Est, dichiara: «La vendemmia, oltre al processo di vinificazione, mette in moto anche quello di distillazione delle vinacce, che dà origine alla grappa, distillato che condivide con il vino la medesima origine. Questo prodotto negli anni ha elevato notevolmente la qualità, grazie alla selezione di vinacce fresche e vinose, alla fermentazione controllata in sacconi compatibili con l’utilizzo alimentare e alla distillazione sempre più accorta che prevede un triplo passaggio, per incrementare la purezza della grappa e per eliminare ogni possibile residuo di alcol metilico. La vendemmia 2024 ha dato origine a vinacce di qualità eccellente, si prevede pertanto che anche le grappe che ne derivano siano di qualità superiore».

In Italia, la produzione di grappa nel 2023 è stata di 74.200 ettanidri (1 ettanidro = 100 litri di alcol puro a 100°). Nella GDO italiana, le vendite di Grappa ammontano a circa 140 milioni di euro. Per quanto riguarda invece l’export, tra il 2017 e il 2023 l’export di Grappa è cresciuto, sempre a valori, del 42%, arrivando a superare i 60 milioni di euro. Tra i principali mercati di destinazione della Grappa, figura la Germania che assorbe ben il 59% di tutto l’export (a valore). Segue a distanza la Svizzera (13%) e, ancor più lontano, Austria, Canada e Stati Uniti con quote pari al 3% ognuno. Bottega sottolinea: «Nel 2023 (dal 28/9 al 1/10) si è tenuta a Treviso la 25ma edizione di Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles. È stata un’edizione record che ha registrato un incremento del 17% di campioni presentati. In giuria si sono alternati 138 degustatori, provenienti da 32 paesi diversi. Quest’anno la manifestazione si è tenuta in Cina e ha visto 8 distillati italiani, di cui 2 veneti, premiati con medaglia d’oro. L’organizzazione del concorso ha molto apprezzato l’edizione trevigiana come pure la tappa cinese è stata un successo».

Bottega conclude: «In linea generale i mercati esteri e ovviamente anche quello domestico apprezzano una politica di prezzi stabili, non soggetti ad eccessive oscillazioni che destabilizzano i consumatori e fanno ritardare gli acquisti. Queste considerazioni valgono per la grappa e a maggior ragione per il Prosecco. Le sinergie tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori sono fondamentali per dare il giusto valore al prodotto finale nell’interesse di tutti e nell’ottica di una visione a largo raggio per rafforzare il brand Italia nel mondo, unitamente alla reputazione e al prestigio del Prosecco».