ROVIGO – Lo smartphone è diventato, a tutti gli effetti, un vero e proprio prolungamento del corpo umano, senza il quale sempre più adulti, ma anche bambini si sentono incompleti e insicuri. Perennemente acceso, anche di notte, a portata di mano o di sguardo, connesso alla rete, lo smartphone è la nostra porta di accesso privilegiata ad una realtà che oggi è riduttivo chiamare virtuale, dal momento che arriva a condizionare anche i momenti più intimi del nostro reale.
A tavola, al ristorante, tra un gruppo di amici, tra due innamorati, al parco seduti su una panchina tra una mamma ed il suo bambino, a scuola tra compagni di classe, la relazione è un baluginare dei riflessi luminosi dei piccoli schermi sui volti chini e silenziosi. Ognuno il suo. Ognuno per il suo.
Tra i consapevoli dei rischi cresce un generale senso di impotenza. Accade tra i genitori, tra gli insegnanti, tra gli educatori. «Il mondo è cambiato – qualcuno tuona dall’alto di una credibilità conquistata a suon di like – adattatevi». Peccato che in questa necessità all’adattamento non si tenga conto del bisogno innato di ogni persona di relazioni autentiche, di sguardi accoglienti, di gesti, di voci, di correzioni fraterne e soprattutto di confini.
Si parlerà di tutto questo, di relazioni educanti, di esperienze, di confini e di regole, nell’incontro dal titolo “Famiglie on Life” organizzato dal Movimento Famiglie Nuove, in collaborazione con il Consultorio Familiare Socio Educativo e con l’associazione Famiglie aperte all’accoglienza, venerdì 2 dicembre dalle 20.45, presso la sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo.
L’incontro rivolto ai genitori, agli insegnanti e agli educatori sarà gratuito e aperto a tutti con la possibilità di un servizio di baby-sitting. È sui bambini fino ai 10 anni si concentrerà in modo particolare l’intervento del relatore della serata, il dottore Mario Iasevoli, psicologo, psicoterapeuta, docente incaricato di psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza presso l’Istituto Universitario e coordinatore del progetto internazionale di formazione EduxEdu – Educarsi per educare in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano.
Per il dott. Iasevoli non si tratta di demonizzare o farsi intimorire da un mondo in cui il virtuale occupa sempre più spazio, si tratta di imparare ad utilizzare categorie di giudizio diverse tali per cui è sbagliato affermare che un’amicizia nata in rete non è una vera amicizia. Ma per Iasevoli si tratta anche di definire dei confini alle esperienze dei nostri ragazzi, perché solo dentro a quei confini il bambino può crescere felice.
Per facilitare l’organizzazione della serata è consigliata la prenotazione via mail a cfdrovigo@gmail.com o a fam.mancin@gmail.com