ROVIGO – L’Assemblea Ordinaria dei Soci di RovigoBanca è stata convocata per domenica 10 maggio. All’ordine del giorno c’è l’approvazione del Bilancio d’Esercizio 2014 sul quale il presidente, Lorenzo Liviero, e il direttore Generale, Ruggero Lucin, hanno voluto dare alcune anticipazioni.
L’esercizio 2014 ha confermato la grande fiducia che RovigoBanca riscuote nel proprio territorio, con un aumento della raccolta da clientela e soprattutto con un incremento rilevantissimo del numero dei Soci.
La raccolta complessiva infatti ha continuato a crescere toccando i 928 mln di euro, con una tenuta di quella diretta, pari a 725 mln di euro, ed un importante aumento di quella indiretta, pari a 203 mln di euro. Gli impieghi alla clientela, invece, hanno segnato una contrazione, raggiungendo a fine anno un valore pari a 468 mln di euro, nel solco della lunga e pervasiva crisi economica che ha prodotto effetti ancora più pesanti nel nostro territorio.
RovigoBanca ha inoltre confermato la propria forte posizione di liquidità, garantita da attività finanziarie per 546 mln di euro, prevalentemente investite in titoli governativi di breve durata. Il margine di intermediazione ha palesato un notevole incremento, toccando a fine esercizio 35,6 mln di euro, con un importante contributo della gestione della finanza di proprietà, pari a 15,1 mln di euro.
L’azione della Banca è stata soprattutto indirizzata alla messa in opera di alcune iniziative finalizzate a garantire un solido futuro all’Istituto, con il rafforzamento deciso del grado di copertura dei crediti deteriorati e l’agevolazione di alcuni esodi per favorire la riduzione prospettica dei costi operativi.
Le rettifiche di valore per il deterioramento dei crediti sono state pari a 19,2 mln di euro, nel rispetto degli stress test oggi utilizzati per la valutazione delle aziende di credito, secondo un approccio particolarmente precauzionale. In tal modo il grado di copertura complessivo del portafoglio non performing è stato elevato dal 30,08% al 39,73%, ed in particolare quello delle sofferenze dal 46,44% al 55,87%. Nel corso del 2014, inoltre, è stato favorito l’esodo anticipato di dieci dipendenti, al fine di ridurre il numero delle risorse con elevata anzianità di servizio ed inquadramento contrattuale significativo, garantendo in tal modo una riduzione dei costi operativi sin dall’esercizio 2015.
Gli amministratori della Banca, fortemente convinti dell’importanza delle predette azioni, non hanno esitato ad attuarle, pur consapevoli del fatto che le stesse avrebbero causato un risultato netto negativo, ma che al tempo stesso avrebbero reso la Banca più solida e sicura. Trasparenza, determinazione e visione prospettica sono stati infatti i fili conduttori della gestione aziendale.
Per l’esercizio in corso i primi risultati confermano il pieno raggiungimento degli obiettivi di budget ed il ritorno all’utile dell’istituto, secondo i programmi deliberati.
Nel corso del 2014 RovigoBanca è stata oggetto di accertamenti ispettivi da parte della Banca d’Italia che si sono conclusi con l’indicazione di alcuni ambiti di miglioramento ma senza l’irrogazione di alcuna sanzione agli esponenti aziendali, in virtù del loro corretto operato, nonché senza alcuna determinazione di natura prescrittiva.