ROVIGO – Sabato 9 febbraio alle ore 18,00 lo Studio Arte Mosè di Rovigo presenta la personale di Graziano Tessarolo dal titolo “Viaggio d’amore tra le nuvole”.
Graziano Tessarolo, bassanese, consegue la laurea in architettura a Venezia e nel contempo collabora con studi tecnici e aziende come disegnatore e progettista di interni. Fin da giovanissimo ama la pittura e la scultura. Nel 1992 rientrato da Vancouver con grande bagaglio culturale, professionale ed artistico presenta la prima personale di sculture in terracotta e di disegni.
Nel 1995 progetta e realizza l’interno della Cappella del “Campo della Vita” di Medjugorje (Bosnia Erzegovina) in marmo rosso Asiago. Due anni dopo per la Cappella di San Giovanni in Cherasco (CN) disegna progetta e scolpisce l’ambone, l’altare ed il fonte battesimale in marmo rosa di Asiago rappresentando la storia del Battista. Esporta in Gran Bretagna e in Russia i suoi progetti per interni ed arredo. Nel 1997 realizza una grande scultura in bronzo da collocarsi all’ingresso di una villa a Solagna (VI). Nel 1998 va in Brasile nelle periferie di San Paolo per progettare le case della prima missione della Comunità Cenacolo per l’accoglienza dei bambini di strada.
Nel 2000 progetta il “Campo della Gioia” (casa femminile) a Medjugorje (Bosnia Erzegovina). Continua incessante l’opera pittorica concretizzando numerose personali. Da menzionare le esposizioni a Manarola nelle Cinque Terre. Nel 2007 realizza il ritratto in bronzo di Don Bruno Bello a Solagna, (VI). Nel 2014 una sua opera, “La Nave Azzurra”, è immagine di copertina del festival internazionale “Vicenza in Lirica”. Nel 2014 accetta di progettare la chiesa “Madre del Cenacolo” per la Comunità Cenacolo a Saluzzo (CN). Nel 2016 un incarico professionale lo ha portato per tre mesi a Luwingu (Zambia): luogo “di miserie e dignità”.
La rassegna di febbraio, allo Studio Arte Mosè, già nel titolo, intende far liberare la fantasia, coinvolgere lo spettatore, in una narrazione sospesa, tra le nuvole appunto, dove i protagonisti, giovani innamorati, coppie d’anziani, viaggiatori nel tempo, ballerini, avviano una narrazione di fantasia che è un vero inno all’amore per la vita.
Le opere, una trentina, hanno in comune una tecnica esecutiva che riporta ad un “figurativismo realistico, anche quando la fantasia va oltre l’oggettiva realtà delle cose”, come definisce lo stesso Artista. In alcune rimane legato ad un realismo accademico, con zone cromatiche ampie in modo da rendere plastiche le figure. In altri quadri dà sfogo alla fervida fantasia, creando fiabesche narrazioni, ambientate in paesaggi anderseniani, abbarbicati su dirupi, o su isole di nubi dove solo un solitario sailor su di un gozzo fatiscente, pilotato da un pettirosso può ammirare dall’alto il mare sottostante sconfinato, ma non privo di approdi per imbarco verso nuove avventure.
La mostra, curata da Vincenzo Baratella, sarà visitabile dal 9 al 28 febbraio tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero.