ROVIGO – Giovedì 5 dicembre alle ore 21, il Teatro Sociale di Rovigo vedrà in scena l’ottava edizione del Premio Marco Tamburini. Prestigioso premio che lancia nel panorama jazzistico italiano i migliori giovani talenti del momento.
Nato nel 2016, un anno dopo la prematura scomparsa di Marco Tamburini, per volontà di RovigoBanca, ora BVR Banca Veneto Centrale, il premio a lui dedicato giunge all’ottava edizione. Presidente della giuria del Premio, riservato quest’anno ai gruppi (nel 2023 toccò ai solisti), sarà Dado Moroni, fra i jazzisti italiani più apprezzati e richiesti a livello internazionale.
Il celebre pianista genovese guiderà gli spettatori in un suggestivo viaggio lungo la storia del jazz, ricordando quando, ancora bambino, ascoltava i maestri di questa musica seduto sulle gambe del padre, grande appassionato e collezionista di dischi. Dado, enfant prodige del pianoforte, ha fatto tesoro di quegli ascolti. Già nel 2014 era stato a Rovigo nell’ambito della rassegna “I concerti del Rovigo jazz club”, promossa dall’assessorato alla Cultura, con una serata da tutto esaurito. Cresce quindi l’attesa per questo importante appuntamento che celebra il ricordo di Tamburini e che riporta a Rovigo un talento del jazz. Prima del suo atteso piano solo e della proclamazione del vincitore si esibiranno le formazioni finaliste del concorso che, come da regolamento, prevede l’esecuzione di brani composti da Tamburini, che ha fatto crescere in pochissimi anni il Dipartimento jazz del Conservatorio F.Venezze, stringendo un forte ed indissolubile legame con la nostra città.
Dado Moroni (Genova, 1962) debutta non ancora maggiorenne con Franco Ambrosetti e Tullio De Piscopo. Fondamentale per la sua crescita artistica è un lungo soggiorno negli Stati Uniti, dove ha modo di suonare con i migliori jazzisti in circolazione, che riconoscono il suo non comune talento. In un disco il contrabbassista Ray Brown dialoga con cinque diversi pianisti, tra cui Oscar Peterson e Ahmad Jamal; l’unico non americano è Dado Moroni, che ha inciso sino ad oggi non meno di una trentina di album, soprattutto come leader. Meritano una menzione “Two for Duke”, “Two for Stevie” – entrambi in duo con Max Ionata – e “Five for John”, con Joe Locke al vibrafono, dischi in cui omaggia, rispettivamente, Ellington, Wonder e Coltrane. Moroni ha pubblicato di recente “Kind of Bill”, tributo ad uno dei suoi idoli, Bill Evans, dov’è affiancato da Eddie Gomez e Joe La Barbera, che con il leggendario pianista hanno suonato.
Biglietti singoli in tutti i settori. Ingresso euro 1,00 per prelazione obbligatoria del posto a teatrosociale.botteghino@comune.rovigo.it
Evento in collaborazione con Conservatorio di Rovigo “Francesco Venezze” – Dipartimento jazz. Con il sostegno di BVR Fondazione Banca Veneto Centrale