Villadose (RO) – Sono trascorsi 76 anni da quel pomeriggio del 30 aprile 1945 quando il pilota del 601° Squadron della Royal Air Force Arnold G.R. Hallas decollò alle 15:35 dall’aeroporto di Bellaria per attaccare colonne tedesche in ritirata tra Conegliano e Gemona. Colpito dalla contraerea, il suo tentativo di rientrare nelle linee amiche fallì. Mentre eseguiva la procedura per lanciarsi dal suo Spitfire IX NH 231, improvvisamente si accasciò apparentemente privo di sensi e seguì il destino del suo aereo. Precipitato in prossimità dell’abitato di Cambio di Villadose, non ci fu scampo per il giovane pilota.
Erano gli ultimi convulsi giorni di guerra, dopo un inverno lungo 5 anni, nell’aria si respirava una doppia primavera. Le ultime sacche di resistenza tedesca, sempre più sbandate e ridotte ad un caos organizzativo, combattevano un’ultima lotta disperata mentre i più cercavano con ogni mezzo di raggiungere la sconfitta Germania. I piloti alleati sapevano che la fine era imminente ed erano impazienti di poter ritornare a casa, soprattutto dopo quegli ultimi mesi convulsi in cui le missioni di bombardamento e attacco al suolo si erano susseguite senza sosta, sia nelle ore notturne che diurne. Con lo spirito dell’imminente vittoria si alzò in volo G.R. Hallas in quel pomeriggio del 1945 per non tornare. Solamente 75 anni dopo quell’evento drammatico, il suo corpo verrà parzialmente ritrovato all’interno del suo abitacolo, diversi metri sotto terra.
L’Associazione Aerei Perduti Polesine, effettuando le operazioni di recupero del velivolo, non ha potuto che constatare la triste realtà che ha concluso la vita del pilota inglese.
Attraverso la mediazione dell’ambasciata inglese e l’intervento di una commissione dell’JCCC (Joint Casualty and Compassionate Centre) preposta alla gestione dei militari caduti, è finalmente stato confermato, pochi giorni or sono, che i resti umani del pilota appartengono proprio ad Harold.
L’attività dell’Associazione Aerei Perduti non si è esaurita nel “semplice” ritrovamento. Dopo il recupero, i suoi ricercatori e storici hanno cercato in Inghilterra notizie sul pilota ed eventuali parenti: grande è stata la gioia nell’apprendere che è ancora tra noi la sorella di Hallas, Heather, oggi ultra novantenne, e che la sua storia è stata conservata con amore dai nipoti. Un continuo scambio epistolario, ancora in atto, sta permettendo di conoscere sempre più il giovane Hallas, di leggerne le lettere e di poter dare ad esso un volto, se non una storia completa. Una storia che lascia l’amaro in bocca perché, proprio dai suoi scritti e dalle memorie tramandate dai parenti, appare sempre più nitido il contrasto tra la gioia che Harold provava al pensiero che la guerra sul fronte europeo era pressoché finita e la triste conclusione della sua vita.
I parenti di Harold, in autunno, verranno in Italia per la cerimonia di sepoltura e commemorazione presso il Padua War Cemetery, sarà un’occasione importante anche per permettere loro di visitare la sede espositiva ai Prati Vecchi di Aguscello (FE), dove sono esposti – dopo un lungo ed attento restauro- il motore e molta parte della componentistica dello Spitfire NH231.
La storia di Hallas, sebbene dimenticata per tanti decenni, oggi è divenuta motivo di riflessione anche per i giovani. L’attenzione e la sensibilità di docenti della primaria di Villadose: Maria Cristina De Stefani e Francesca Gazzieri hanno fatto sì che i giovani studenti delle classi Quinte, abbiano potuto – in una serie di lezioni dedicate – toccare con mano quanto accadde e quanto dolore ci sia, in una guerra. Una riflessione importante, quella proposta nel progetto scolastico, che ha trovato sul territorio stesso uno spunto di riflessione profondo, tanto più sentito in quanto la storia di Hallas e del suo aereo è per sempre legata a Villadose.
Nel pomeriggio di venerdì 30 aprile, alle ore 16.00 presso il cimitero di Villadose, dove sono conservati i resti di Arnold Hallas in attesa di traslazione al Padua War Cemetery, si terrà una piccola cerimonia di commemorazione e saluto alla quale parteciperanno il Parroco Don Carlo Marcello e il Sindaco Pierpaolo Barison.