ROVIGO – Dopo il tutto esaurito fatto registrare dallo straordinario concerto del trio di Jakob Bro lo scorso 11 novembre, prosegue il “Venezze Jazz Festival 2022 / 2^ parte”, che mercoledì 23 novembre, alle ore 21.15 all’Auditorium “Marco Tamburini”, presenta: “Moments in Trio”, il concerto del Yaniv Taubenhouse Trio con Yaniv Taubenhouse (pianoforte), Evan Gregor (contrabbasso) e Jerad Lippi (batteria).
Il giovane pianista israeliano Yaniv Taubenhouse, stabilitosi da qualche anno a New York, è uno dei jazzistici emergenti della scena statunitense. È un talento consolidato il suo, che il pubblico europeo ha iniziato a conoscere solo da qualche anno.
È sempre più varia e nutrita la schiera dei pianistici israeliani della generazione tra i trenta e i quarant’anni. Non c’è solo Shai Maestro. Oggi a questa sorta di “nouvelle vague” va aggiunto il nome di Yaniv Taubenhouse, classe 1987, formatosi a Tel Aviv ma trasferitosi nel 2009 negli Stati Uniti. Non ha solo approfondito lo studio del pianismo jazz – con, fra gli altri, Brad Mehldau – ma anche di quello classico, frequentando un seminario estivo a Salisburgo. Il suo debutto discografico giunge nel 2014 con «Here from There». Da allora il pianista risiede stabilmente a New York.
L’anno successivo, alla sezione ritmica del primo album subentrano Rick Rosato, contrabbasso, e Jerad Lippi, batteria, che rimangono con lui fino al 2021. I tre musicisti danno vita ai tre episodi della serie “Moments in Trio”. Il primo disco, «Vol. 1», esce nel 2015, e tre anni dopo arriva il secondo capitolo, «Perpetuation», seguito nel 2021 da «Roads», che raccoglie i pressoché unanimi consensi della critica specializzata e gli fa guadagnare una fama davvero internazionale. Nel febbraio di quest’anno viene quindi pubblicato il suo primo piano solo, «Hope», con cui conferma la piena maturità raggiunta. Tutta la produzione di Yaniv Taubenhouse è documentata dall’etichetta Fresh Sound Records.
In questo nuovo tour il pianista israeliano ha sostituito Rick Rosato con il contrabbassista Evan Gregor, mentre rimane al suo fianco il prezioso batterista Jerad Lippi, con cui ha messo a punto un invidiabile interplay. Tra le numerose collaborazioni spiccano quelle con Anat Cohen, Ari Hoenig, David Schnitter, Roswell Rudd, Orlando le Fleming e Ferenc Nemeth. Sia in queste che nei suoi lavori da leader Taubenhouse dimostra di aver ormai maturato uno stile personale, che si fonda su un approccio pianistico nitido e pulito, su una tecnica solida, eppure scevra da inutili tecnicismi, fatta di brillanti cambi di tempo e di grande fantasia improvvisativa. Il suo repertorio è formato soprattutto da composizioni originali, ma quando affronta gli standard è in grado di smontarli e rimontarli con originale autorevolezza.
Anche questo concerto, come quello di Bro, sarà preceduto da una masterclass che il pianista terrà in Auditorium alle 16:30.
La rassegna è promossa dal Dipartimento Jazz & Pop del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo con il sostegno di Banca del Veneto Centrale.
Ingresso gratuito fino all’esaurimento dei posti disponibili (è consigliabile prenotare scrivendo a: produzione@conservatoriorovigo.it)
La rassegna si chiuderà sabato 10 dicembre con – alle ore 16:30 – la masterclass e – alle ore 21:15 – il concerto “Unsent” (quando le note diventano emozioni) di Luca Stricagnoli (chitarre acustiche).